Torino-Lione, la Regione Piemonte crede nella Tav: “Fermare il cantiere sarebbe una follia”

Fermare il cantiere della Tav Torino-Lione “sarebbe una follia”. Lo ha detto l’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Francesco Balocco, in Consiglio regionale. “L’attuale amministrazione della Regione Piemonte si opporrà nel modo più fermo se qualcuno avesse dei ripensamenti sulla Torino-Lione, sempre che sia possibile”, ha detto l’assessore. Fermare i cantieri “sarebbe una follia”, ha spiegato Balocco, perché “esporrebbe l’Italia alla restituzione dei costi già sostenuti, a potenziali contenziosi sui danni subiti, oltre al mancato introito dei fondi già stanziati dall’Europa. Inoltre, sarebbero a rischio centinaia di nuovi posti di lavoro per la costruzione dell’opera e per l’indotto”.

Dal 1997 a oggi, si legge in una nota della Regione, “la quota di traffico merci su tir che utilizza le autostrade tra Italia e Francia è passata dal 77 al 93 per cento con un forte impatto sull’ambiente lungo l’arco alpino. Nel solo gennaio 2018 attraverso il tunnel autostradale del Frejus sono passati 64.860 Tir, quasi 2.100 al giorno”. Nel suo intervento, l’assessore Balocco ha ricordato che “entro il 2019 è prevista l’assegnazione di appalti per 81 bandi di gara, di cui 43 in Italia, per un totale di 5,5 miliardi di euro, con il coinvolgimento di 8.000 lavoratori tra diretti e indotto”.

Credits: Regione Piemonte

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