L’effetto Trump si fa sentire. Dopo Fca, che ha annunciato l’investimento di un miliardo di dollari per il rinnovamento di alcuni stabilimenti in Michigan e Ohio, anche Toyota ha spiegato di voler investire 10 miliardi di dollari negli Usa nei prossimi cinque anni. Una decisione che per la stampa giapponese ha l’unico scopo di assecondare la richiesta di Donald Trump, che la scorsa settimana aveva annunciato con un tweet l’imposizione di pesanti dazi doganali se il costruttore auto fosse andato avanti col progetto di produrre i modelli Corolla per il mercato Usa in Messico.
Nel presentare la nuova versione della Camry, a margine del Salone dell’auto di Detroit, il presidente di Toyota Akyo Toyoda ha ricordato che l’azienda impiega 136.000 dipendenti negli Stati Uniti e che ha investito 22 miliardi di dollari nel Paese negli ultimi 60 anni. Parte dei nuovi investimenti annunciati riguarderanno l’ammodernamento generale delle linee di produzione, una nuova sede operativa per il Nord America nel Texas e lo sviluppo di progetti legati all’intelligenza artificiale, oltre alla produzione dei modelli Camry – la macchina più venduta negli Stati Uniti – nello stabilimento del Kentucky entro fine anno. Rispondendo alle domande dei giornalisti sulla necessità di accontentare le domande di Trump il vice presidente di Toyota Usa Bob Carter ha detto che il gruppo intende puntare sul futuro e che l’azienda non cambierà i piani di investimento in Messico.