Gli hacker attaccano il trasporto pubblico: biglietterie automatiche spente e viaggi gratis

C’è chi teme per la sicurezza delle auto. Sono proprio le case costruttrici che a più riprese hanno lanciato l’allarme hacker. Nei mesi scorsi, Mary Barra, amministratore delegato di General Motors, ha parlato degli attacchi di hacker verso le auto come di un “problema di sicurezza pubblica” e, secondo il Wall Street Journal, Fca avrebbe deciso di pagare chi scoprirà una falla nelle cyber-sicurezza dei suoi veicoli. Ora gli hacker hanno preso di mira il trasporto pubblico, tanto che i cittadini di San Francisco nel fine settimana hanno viaggiato gratis. 

L’azienda di trasporto pubblico Sfmta/Muni ha subito nel weekend un attacco del tipo “ransomware”, il virus con cui i criminali prendono in ostaggio un sistema informatico chiedendo un riscatto in denaro per renderlo nuovamente accessibile. Secondo il sito SFGate, venerdì sera e sabato i passeggeri di San Francisco hanno viaggiato gratis perché in seguito al blocco dei computer tutte le biglietterie automatiche sono state spente per precauzione. Venerdì sui terminali dei dipendenti della Muni è apparso il messaggio: “Siete hackerati, tutti i dati criptati”. Conteneva un indirizzo e-mail con dominio russo come riferimento per il pagamento. Per il sito Hoodline, all’azienda sarebbe stato chiesto un riscatto di circa 73 mila dollari in Bitcoin. Vittima dei criminali solo un quarto dei computer, abbastanza da richiedere il blackout d’emergenza dell’intero sistema informatico. Si tratta dell’ennesimo esempio della pericolosità del “ransomware”, che prende di mira non solo singoli utenti ma anche organizzazioni e aziende. In estate un attacco di questo tipo ha paralizzato un’intera clinica di Los Angeles, costringendo il personale a tornare a carta e penna per trattare i pazienti. Secondo la società di sicurezza Check Point Software Technologies, gli attacchi “ransomware” sono aumentati in modo esponenziale: l’Italia è diventato il quarto paese Ue nel mirino e il quarantunesimo a livello mondiale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *