Il Duetto compie 50 anni, il nome scelto con un concorso: tra le idee Coppi e Hitler

Sogliola, Storione, Coppi, Herrera, Mina, Loren, Calimero, Geppetto, Hitler, Stalin. Sono alcuni dei nomi che avrebbero potuto contraddistinguere una delle auto italiane più belle di sempre, l’Alfa Romeo 1600 Spider, per tutti Duetto, modello nato esattamente 50 anni fa. Battezzata dai progettisti Alfa e dai disegnatori Pininfarina “Osso di seppia” per la particolare silhouette arrotondata, la 1600 Spider si mostrò al mondo al Salone di Ginevra e riscosse subito un grande successo. Per darle un nome adatto a supportare il lancio in Italia, in Europa e negli Stati Uniti si pensò a un concorso: in due mesi arrivarono alla sede dell’Alfa Romeo oltre 140mila cartoline, di cui 15mila da diversi Paesi esteri.

“I giornali dell’epoca”, spiega un’agenzia Ansa, “riferirono svariate curiosità legate a questo concorso, tra cui la partecipazione con una sua scheda del Principe Bernardo d’Olanda, l’invio da parte di un concorrente di Torino di 200 cartoline e l’arrivo all’Alfa Romeo di oltre 8mila nomi diversi, di cui ben 2mila proposti da più concorrenti”. Il nome con più voti fu Pini-Pininfarina, in omaggio al grande carrozziere, ma non mancarono le stranezze: c’è chi voleva dare alla 1600 Spider il nome di un pesce (Sogliola, Storione, Luccio), altri volevano identificare l’auto con un nome femminile (Romina, Patrizia, Donata e Lucia), oppure con quello di un’attrice (Loren, Cardinale, Lollo, Brigitte), di personaggi della storia (Stalin, Hitler, Cavour) o della cronaca del tempo (Berruti, Coppi, Herrera, Mina, Pavone ma anche Merlin, Soraya e Lutring). “Pescando tra le 8mila proposte ci si imbatte anche i nomi di fantasia altrettanto ‘impensabili’ per un’auto, come Calimero, Rififi, Geppetto, Pampuria, Carolina e perfino Sveltona, a conferma delle difficoltà che la giuria dovette affrontare per arrivare ai 200 nomi della selezione finale”, si legge sempre sull’Ansa. Fu scelto Duetto, perché breve e ”significativamente italiano, universalmente riconosciuto” ma anche capace di racchiudere i ”due concetti della potenza del motore e dell’eleganza della carrozzeria”. In realtà, almeno ufficialmente, il nome Duetto durò ben poco: a fine 1966, infatti, un’azienda del settore dolciario che già usava quel nome ne ottenne l’uso esclusivo dal Tribunale di Milano. Così, il nome ufficiale tornò ad essere 1600 Spider, ma per tutti rimase comunque per sempre Duetto.

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