Salario minimo ai camionisti stranieri? “Non impedirà la concorrenza sleale”

Un giudizio positivo, ma espresso con la consapevolezza che si poteva e si dovrà fare di più. Il giudizio è quello con il quale il presidente nazionale di Fai Conftrasporto e vicepresidente nazionale di Confcommercio Paolo Uggé ha commentato i provvedimenti adottati dall’Europa  per evitare il dumping sociale nel settore dell’autotrasporto nel vecchio Continente. Una valutazione che sa di una “promozione” rimandata a quando “si sarà andati al di là dell’obbligo del salario minimo attualmente previsto” come ha sottolineato Paolo Uggé, invitato dalla Commissione europea a partecipare ai lavori della Conferenza sul trasporto stradale. “Il concetto del salario minimo del Paese ospitante, menzionato dalla commissaria Violeta Bulc prendendo a esempio un lavoratore che si trova per un lungo periodo all’estero o che svolge regolarmente le sue attività all’estero, è per la nostra confederazione un punto cruciale, al fine di evitare forme di dumping sociale tra diversi Paesi”, ha afferma il presidente di Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio Paolo Uggé. “Bisogna però andare oltre il semplice principio del salario minimo, già previsto dalla normativa vigente, e iniziare un dibattito culturale in primis e politico poi, sul costo del lavoro, che oggi provoca una competizione ‘sleale’ seppur legale tra le aziende europee del trasporto.  Conftrasporto si impegna a dare massima disponibilità alla commissaria Bulc,per portare il proprio contributo in qualità di principale realtà italiana del trasporto”.