Fumare in spazi chiusi e piccoli come l’automobile peggiora i danni causati dal fumo passivo, come asma e bronchite. E sui bambini le conseguenze sono ancora più gravi: basta una sigaretta accesa in auto per esporli ad alti livelli di inquinanti atmosferici e di sostanze chimiche cancerogene. Partendo da questi dati il Parlamento inglese ha votato con 342 si e 74 no il divieto di fumare in presenza di minori di 18 anni nell’abitacolo dell’automobile. I trasgressori verranno puniti con una multa di 50 sterline. La decisione segue a una simile presa qualche tempo fa in Galles e anche la Scozia ne sta discutendo. E l’Italia? Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, dopo aver già vietato il fumo nelle scuole, nelle vicinanze degli istituti scolastici e negli ospedali, ha trasmesso a Palazzo Chigi una norma che prevede il divieto di fumo in auto in presenza dei minori. Il ministro da tempo sostiene la necessità di tale misura, che già nel 2013 aveva provato a introdurre, presentando un disegno di legge ad hoc che però era stato bloccato perché il governo aveva dichiarato l’intenzione di lasciare il tema al dibattito parlamentare. La metà dei bambini, secondo recenti studi svolti in Italia, è esposta al fumo passivo già al secondo anno di vita e il 38 per cento dei piccoli ha un genitore che fuma in casa. Si concedono una “bionda” in auto, invece, il 61 per cento dei fumatori mentre sono mille, secondo il rapporto annuale del ministero della Salute sul tabacco, le morti causate dal fumo passivo.