Saldo dei debiti e nuovi contratti garantiti: Ilva e trasporto possono “ripartire”

“Il ministro Maurizio Lupi ha fatto la sua parte e grazie al prezioso ruolo che che ha saputo rivestire  nelle ultime caldissime giornate, intervenendo  sia con il ministro per lo sviluppo Economico Federica Guidi sia con i commissari chiamati a salvare L’Ilva, oggi possiamo dire di aver superato uno dei momenti più critici del dialogo fra mondo dell’autotrasporto e Governo. Aver terminato l’incontro decisivo sul caso Ilva con la definizione della prededucibilità dei crediti per il mondo dell’autotrasporto (e dunque con la garanzia che le imprese di trasporto saranno fra le prime a essere saldate senza dover ricorrere ai giudici); con la tutela che i nuovi contratti sottoscritti saranno garantiti, per i primi 3 mesi di lavoro, da un pagamento anticipato pari all’80 per cento dell’importo da fatturare e, per il periodo successivo con un anticipo del 60 per cento e un saldo del 40 per cento a 30 giorni; e, ancora, con la decisione di sospendere i versamenti erariali fino a fine dicembre 2015 e di costituire un fondo di garanzia, ci autorizza a dichiararci soddisfatti per un risultato sul quale qualcuno, probabilmente, non avrebbe scommesso”. E davvero soddisfatto è apparso il presidente di Fai Conftrasporto Paolo Uggè all’uscita del ministero dei Trasporti di Roma dove i rappresentanti delle associazioni di autotrasporto  e i delegati dei trasportatori delle sedi Ilva di Taranto, Novi Ligure e Venezia, si sono incontrati  con i rappresentanti del Governo in un ultimo lungo e delicatissimo faccia a faccia. “Possiamo davvero dire di aver superato  oggi un ostacolo difficilissimo”, ha affermato sempre Paolo Uggè, “ripartendo da alcuni punti fermi che consentono agli operatori del trasporto di guardare all’immediato futuro da un punto di vista finalmente diverso da quello degli ultimi mesi vissuti in modo drammatico per centinaia di imprese”.

3 risposte a “Saldo dei debiti e nuovi contratti garantiti: Ilva e trasporto possono “ripartire”

  1. Si potrebbe raggiungere per TUTTE LE SOCIETA che falliscono, non solo dell’Ilva che è strategica?! Riprendiamo l’idea che dovremmo essere dei creditori privilegiati, visto che il 70/80% del costo del trasporto è gasolio e autista, e il 50% (e passa) di questi costi sono tasse?!

  2. Aggiungo: non sarebbe saggio che tali vantaggi li possano applicare solo gli autotrasportatori italiani, che hanno autisti con contratto italiano e la sede italiana, e pagano le tasse italiane?

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