“Una tragicomica messinscena in un momento critico per l’intero sistema”. Con queste parole Carlo Mearelli, presidente di Assologistica, l’associazione italiana imprese di logistica, magazzini generali e frigoriferi, terminal operators portuali interportuali e aeroportuali, ha commentato il possibile fermo nazionale dell’autotrasporto merci che il settore potrebbe essere costretto a mettere in atto a inizio dicembre, come ipotizzato nei giorni scorsi dal presidente nazionale di Fai Conftrasporto, Paolo Uggè, intervenuto alla fiera Truck Emotion di Monza. E proprio contro Paolo Uggè si è scagliato Carlo Mearelli, accusandolo di aver fatto “l’ennesima sortita di ricatto sistematico puntualmente in prossimità dei periodi di picco lavorativo. Lasciatelo scioperare: vediamo chi lo segue e per quanto tempo”, ha aggiunto Carlo Mearelli, secondo il quale Paolo Uggè “anzichè riflettere sugli errori commessi a danno delle imprese di trasporto in Italia, trascinandole financo nel ridicolo di fronte alla Corte di giustizia europea,”, si sarebbe comportato da “capopopolo datato, che determina un sindacato stanco, ripetitivo e che non ha nulla da dire al mercato dinamico. Le imprese non cadranno nella sua falsa liturgia”, ha concluso il presidente di Assologistica, invitando il Governo “a decidere da quale parte stare”.