Rivoluzione Peugeot, nel gruppo francese entrano lo Stato e i cinesi di Dongfeng

Peugeot-Citroen (Psa), primo costruttore automobilistico della Francia, apre una nuova era nella sua storia con l’ingresso nel capitale dello Stato francese e del gruppo cinese Dongfeng. Una decisione storica, che mette fine al controllo che la famiglia Peugeot esercitava da oltre due secoli sull’azienda. Considerato come “troppo francese”, il gruppo di Montbéliard spera ora di rilanciarsi partendo alla conquista dell’Asia. 

L’ingresso dello Stato nel capitale del gruppo francese Psa, insieme con i cinesi di Dongfeng, è una ”decisione di patriottismo economico e industriale”, ha detto il ministro francese per il Rilancio Produttivo, Arnaud Montebourg, intervistato da radio France Inter. Dopo il fallimento delle trattative su un possibile partenariato con General Motors, Psa conta ora su Dongfeng per accelerare la sua internazionalizzazione. Le due entità hanno già  tre fabbriche comuni in Cina e riflettono alla costruzione di una quarta per il sud-est asiatico. Mentre è allo studio un altro stabilimento in Europa orientale per la produzione di veicoli utilitari.

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