Sequestrata una strada nel Lodigiano: idrocarburi nell’asfalto utilizzato

Una bretella stradale sotto sequestro. È tutto vero ed è successo al Nord, a Santo Stefano Lodigiano, in provincia di Lodi, dove i carabinieri hanno messo i sigilli a un tratto di strada. Nastro rosso tra la rotonda e lo svincolo dove è in corso un cantiere. Motivo? Un conglomerato di calcare e bitume nel cantiere che ha fatto scattare segnalazioni e sopralluogo dei carabinieri. “L’asfalto – scrive Il Giorno – prima di essere utilizzato come sottofondo, deve essere trattato e “pulito” dagli idrocarburi e da altre sostanze. In pratica da rifiuto speciale deve trasformarsi in sottoprodotto per un utilizzo alternativo. Almeno così è stata la “ratio” per procedere al sequestro dell’area secondo l’articolo 354 del codice penale”. 

E pensare che quella strada l’hanno iniziata a costruire quasi tre anni fa con un progetto di quattro milioni e 140 mila euro. “Ad oggi, di fatto, il primo tratto, dalla località Vallazza di Caselle Landi fino all’imbocco per Mezzano Passone, è stato completato”, si legge sempre sul Giorno, “ed è già percorribile, riuscendo quindi ad evitare la doppia curva prima dell’ingresso a Caselle Landi. Manca ancora l’asfaltatura fino alla rotonda di Santo Stefano: il tracciato c’è già, ma in questo caso il cantiere è più a rilento. Ora con il sequestro dell’ultima porzione (che non riguarda però la stragrande parte della bretella), i lavori subiranno ulteriori rallentamenti”.

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