“Ho chiesto al ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, e a quello dello Sviluppo economico, Corrado Passera, di prevedere alcune deroghe per i trasporti di merci deperibili e di prima necessità effettuate con automezzi dotati di catene o gomme da neve. La decisione si rende necessaria per venire incontro alle esigenze, innanzitutto di migliaia di uomini e secondariamente di moltissime imprese coinvolte loro malgrado in una decisione assunta senza aver effettuato la doverosa informazione nei confronti degli interessati”. È questa la richiesta avanzata al governo dal presidente di Fai Conftrasporto, Paolo Uggè, in seguito all’ordinanza che domenica sera ha vietato, a partire dalle 22 e per 24 ore, il transito ai Tir in 11 regioni “per un allarme neve”, sottolinea Paolo Uggè, “risultato, in moltissimi casi, esagerato se non assolutamente privo di fondamento. L’aver diffuso l’allarme solamente un paio d’ore prima che diventasse esecutivo il divieto”, ha aggiunto il presidente di Fai Conftrasporto e neopresidente di Unatras, “ha creato gravissimi problemi a migliaia di lavoratori che hanno scoperto del blocco solamente dopo aver percorso centinaia di chilometri e che ora hanno diritto di poter rientrare in sede senza essere costretti a subire oltre al danno la beffa di perdere un sacco di tempo fermi, al freddo, lungo strade e autostrade. Per consentire ai conducenti di poter rientrare in azienda basterebbe assegnare loro un percorso ben definito, limitando quantomeno i danni alle imprese. Una decisione, anche se tardiva, che potrebbe far calare una tensione che si sta sviluppando tra gli addetti del settore”.