“La proposta di Cna-Fita di un rimborso delle accise sui carburanti non fa altro che riproporre una delle richieste avanzate da tempo dall’Unatras e che aveva anche già trovato l’accordo con l’allora sottosegretario ai Trasporti Bartolomeo Giachino. La presentazione dell’emendamento era in attesa del via libera ma la crisi e l’avvento del Governo dei tecnici ha bloccato tutto, anche se l’Unatras ne aveva prontamente richiesto l’approvazione. Questa e’ una delle richieste irrinunciabili senza la soddisfazione della quale l’autotrasporto si fermerà entro gennaio”.
Ad affermarlo, rispondendo alla presa di posizione dei vertici del “ramo trasporti” della Confederazione nazionale artigiani, è il presidente nazionale di Fai Conftrasporto, Paolo Uggè, secondo il quale “se l’uscita con la richiesta sul gasolio non può che essere condivisa in quanto già presentata dall’Unatras, ciò che invece è preoccupante è la richiesta di escludere il trasporto conto proprio dalla misura. Occorre sapere”, sottolinea Paolo Uggè, “dovrebbe sapere che una simile decisione verrebbe subito interpretata come una discriminazione dalle autorita’ comunitarie e porrebbe in pericolo la misura e lo Stato italiano di fronte a una procedura di infrazione. Per quanto riguarda l’estensione ai veicoli inferiori a 7,5 tonnellate forse ci si è dimenticati che la decisione venne presa per due ordini di ragioni: la prima il costo elevato per lo Stato; la seconda che la scelta di fatto andava ad impattare proprio sul conto proprio che possiede quasi il 90 per cento dei veicoli di quella portata”.