“Non possiamo che convenire con quanto sostenuto dalla Federtrasporto Confindustria sulla necessità che l’obbligo per tutti di applicare il contratto nazionale di settore, quello delle Ferrovie dello Stato, sia coerente con le scelte di liberalizzazione in quanto condizione per garantire la sicurezza del servizio. Il mondo dell’autotrasporto da tempo è arrivato alla medesima conclusione e proprio per questo ha richiesto e ottenuto che venissero definiti parametri di riferimento che derivano proprio dai costi minimi della sicurezza”. Con queste parole Paolo Uggè, presidente nazionale di Fai Conftrasporto, ha commentato le dichiarazioni fatte dai responsabili di Federtrasporto, secondo i quali “con la nuova norma contenuta in manovra che riguarda le imprese ferroviarie si pone un tema di politica generale: l’osservanza di regole comuni di base per tutti i concorrenti che si confrontano facendo lo stesso ‘mestiere’ sul mercato liberalizzato”.
“A voler puntualizzare”, ha però precisato Paolo Uggè , ” l’iniziativa delle associazioni del trasporto, che ha trovato condivisione in Parlamento e nel Governo, è molto avversata dalla “madre” di Federtrasporto, cioè Confindustria. E alla luce di questo ci piacerebbe molto conoscere il parere del vice presidente Cesare Trevisani, responsabile per l’area Infrastrutture, logistica e mobilità, il quale, se è coerente con quanto da sempre affermato sui costi della sicurezza applicati all’autotrasporto, dovrebbe avversare la netta posizione assunta da Federtrasporto. Non possiamo tuttavia passare sotto silenzio”, ha ancora aggiunto Paolo Uggè, “come, partendo da un assunto condivisibile, la sicurezza del servizio, si taccia il fatto che chi gestisce le reti effettui anche la vezione; che chi rilascia i certificati di sicurezza e si pronuncia sul mantenimento della licenza sia molto vicino alle Ferrovie dello Stato; o, ancora, che il contratto di lavoro in realtà sia quello applicato dalle Fs, anche se esistono altri contratti nel mondo del trasporto. A quali principi del libero mercato si ispirino questi elementi se lo domanda anche il presidente dell’Agcom, Antonio Catricalà. Prendiamo atto, dunque, che il mondo Federtrasporto-Confindustria chiede “il rispetto delle regole per garantire la sicurezza del servizio” anche perché sono gli stessi principi che hanno originato la scelta dei parametri dei costi della sicurezza per l’autotrasporto”.