Uggé:” Sul caso Sistri Pdl e Lega hanno corretto un errore madornale del ministro”

“Il ministro Stefania Prestigiacomo ha sempre sostenuto che il principale obiettivo del Sistri, il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti, è quello di diventare uno strumento essenziale per la lotta alle ecomafie. Incredibilmente il ministro per l’Ambiente ha però sempre “dimenticato” di prevedere l’obbligo di adottare il Sistri anche per le imprese di trasporto straniere, spalancando così le porte per nuovi affari (sporchi) alla criminalità organizzata d’oltre frontiera. Ora questa incomprensibile quanto assurda dimenticanza da parte del ministro e’ stata corretta grazie agli ordini del giorno presentati alla Camera dai gruppi del Pdl e della Lega e approvati dalla Camera mentre nessun ordine del giorno sul sistema Sistri porta la firma di rappresentanti dei  partiti di opposizione”.

Con queste parole il presidente di Fai Conftrasporto, Paolo Uggè, ha commentato il via libera della Camera alla proposta di imporre l’obbligo di utilizzare il Sistri anche per le imprese straniere, obbligo per il quale Fai Conftrasporto si è battuta nei mesi scorsi. “Se questo importantissimo passo è stato finalmente compiuto”, ha proseguito Paolo Uggè, “buona parte del merito va agli onorevoli  Gregorio Fontana, Marco Reguzzoni,  Alessandro Montagnoli e agli altri esponenti del Pdl e della Lega che si sono battuti per correggere il madornale errore compiuto dal ministro”. Il presidente nazionale di Fai Conftrasporto, nonchè vicepresidente di Confcommercio, ha anche sottolineato come gli ordini del giorno presentati “confermino la totale assonanza tra il partito dell’onorevole Antonio Di Pietro e le tesi di Confindustria sul tema dei costi minimi per la sicurezza che, a detta dei parlamentari dell’Italia dei valori devono essere superati”. E proprio sui costi minimi perla sicurezza, argomento al centro di un’altra battaglia condotta dai rappresentanti del mondo dell’autotrasporto, Paolo Uggè ha concluso sottolineando come “il Governo abbia tenuto nella vicenda un atteggiamento poco coerente: non si possono firmare protocolli sui costi minimi, approvare leggi e poi accettare ordini del giorno che impegnano il Governo a superare la questione dei costi minimi della sicurezza” .