Costi minimi per la sicurezza nei trasporti, tutto rinviato a dopo l’estate

Chi s’aspettava di sapere immediatamente qualcosa di preciso sul futuro dei costi minimi per la sicurezza dell’autotrasporto, tema bollente di una attesissima riunione che si è svolta a Roma fra Governo e parti sociali, è rimasto deluso.

Per sapere se verranno o meno accolte le proposte avanzate dalle parti sociali bisognerà infatti attendere dopo l’estate quando i rappresentanti del Governo avranno fatto ciò che alla fine dell’incontro romano hanno promesso di fare: valutare attentamente nel merito le proposte avanzate. Proposte nelle quali non figura esplicitamente alcun accenno specifico all’abolizione dei costi minimi della sicurezza, come aveva invece invocato  Confindustria. “La situazione rimane pertanto ferma e l’autotrasporto, in attesa di avere un quadro delineato, non può far altro che ribadire la richiesta di dare applicazione alla legge in vigore”, ha commentato il presidente di Fai Conftrasporto, Paolo Uggè, aggiungendo che  “va confermata la volontà nel ricercare, per settori specifici, soluzioni idonee a rendere meglio applicabile la legge. Soluzioni che erano gia’ state individuate per alcuni settori e che sono state poi bloccate proprio dalla Confindustria, apparentemente interessata solo solo di aver mano libera per stressare le attivita’ del trasporto, infischiandosene del fatto che le conseguenze, in tema di sicurezza, le pagano i cittadini”.