Quattro ruote o due ruote? La differenza in questo caso non c’è. I dati di gennaio fanno infatti registrare percentuali negative anche per il mercato delle moto. Le vendite dei veicoli superiori a 50cc sono state 13.375, con un calo del 34,4 per cento rispetto all’anno precedente. Più contenuta la flessione dei “cinquantini”: -13,7 per cento a 3.561 unità. Unendo le due fasce, il calo delle due ruote è del 30,9 per cento. Dati che, come per le auto, sono influenzati dal confronto con un gennaio del 2010 in cui gli incentivi avevano spinto il mercato. L’inizio del 2011 registra soprattutto il crollo degli scooter (-43 per cento), mentre è meno sensibile il calo delle moto (-15,7 per cento).
“Il primo mese del 2011 non modifica il trend deludente dell’anno appena concluso e non si registrano ancora segnali di ripresa”, ha dichiarato Corrado Capelli, presidente di Confindustria Ancma. “Per il momento i potenziali clienti stanno alla finestra. Il buon andamento dell’usato testimonia come il problema sia soprattutto la scarsa disponibilità di reddito da dedicare all’acquisto dei mezzi di trasporto. Speriamo di consolidare gli indicatori economici positivi, che pure esistono e che dovrebbero farci finalmente uscire dal tunnel della crisi”. Ma se “i produttori dimostrano di avere fiducia e presentano nuovi veicoli, sullo sfondo – sottolinea il presidente di Ancma – rimane la necessità di svecchiare il parco circolante, soprattutto alla luce delle recenti misure di blocco del traffico a causa del superamento dei limiti di polveri sottili”. Capelli sottolinea che “le nuove generazioni di veicoli abbattono fortemente il livello di emissioni” e si augura che, “sia il Governo che le principali Amministrazioni regionali” possano favorire azioni tese a “promuovere la sostituzione dei mezzi più obsoleti”. Il mercato degli scooter per fascia di cilindrata evidenzia come meno negativi i veicoli tra 300-500cc che con 3.178 unità e un -28,1 per cento sono il segmento più numeroso. A scapito soprattutto delle cilindrate più contenute come i 125cc (2.148 immatricolazioni e un calo del 49,8 per cento), i 150-200cc (1.752 pezzi registrati e vendite in calo del 53,9 per cento) e i 250cc (821 veicoli e un calo del 41,2 per cento). Si consolidano invece le moto superiori ai 1000cc, che hanno registrato volumi in crescita del 2,5 per cento (a 1.591 unità) e le moto tra 300 e 500cc (645 pezzi e un progresso dell’11,4 per cento). In difficoltà, invece, le 600cc con 384 moto (-45,7 per cento), le 650-750cc con 790 (-34,4 per cento) e le 800-1000cc con 1.242 vendite (-9,6 per cento). Infine, le 125cc con 448 veicoli (-25,3 per cento). La suddivisione per segmenti vede al primo posto per volumi le enduro stradali con 1.790 moto (-3 per cento), seguite dalle naked con 1.383 vendite (-29,1 per cento) e dalle sportive con 611 unità (-40,7 per cento). Sostanzialmente stabili le custom con 522 pezzi (+0,9 per cento), in contrazione le supermotard con 407 (-28,8 per cento) e molto positive le moto da turismo con 442 immatricolazioni (+45,4 per cento).