Castelli: “La A3 pronta entro
il 2013, costerà 22 milioni al km”

La A3 Salerno-Reggio Calabria sarà pronta entro la fine del 2013: lo ha ribadito il viceministro per le infrastrutture, Roberto Castelli, rispondendo alla Camera a una interrogazione dell’Udc. “Allo stato, i lavori ultimati, in corso o in appalto sulla nuova autostrada che saranno completati entro il 2013”, ha detto Castelli, “riguardano 383 chilometri, pari a circa l’86 per cento dell’intero nuovo tracciato (previsto in 443 chilometri), e gli stanziamenti a oggi resi disponibili, che ammontano a 7,36 miliardi di euro, consentono di finanziare tutti gli interventi in esecuzione, appaltati, in fase di contrattualizzazione, contrattualizzati e non cantierati e quelli già in fase di gara d’appalto (come già detto, per complessivi 383 chilometri)”.
“Per la realizzazione delle tratte in avanzata fase di progettazione, per un’estensione di circa 60 chilometri, sono ancora necessari circa 2,5 miliardi di euro di nuovi finanziamenti”, ha detto sempre Castelli. “Il costo finale dell’intera opera di costruzione ammonterà a circa 9,8 miliardi di euro, ossia intorno ai 22 milioni di euro a chilometro: inferiore quindi, per esempio, a quanto impiegato per il passante di Mestre, per cui si sono spesi circa 30,5 milioni di euro al chilometro ed al costo prospettato per la variante di valico di circa 50,2 milioni di euro al chilometro”, ha rilevato sempre il viceministro, che ha anche parlato di mafia: “È da escludersi la denunciata tassa del 3 per cento che sarebbe stata imposta dalla malavita organizzata a tutte le imprese che lavorano a qualunque titolo sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria. La contabilità adottata dall’Anas”, ha spiegato Castelli alla Camera, “prevede procedure rigide e articolate basate sulla misurazione delle opere eseguite, sull’applicazione alle quantità accertate dei singoli prezzi contrattuali, offerti e previsti: il che fa sì che i pagamenti riconosciuti all’appaltatore siano precisi e conformi a quanto previsto nel progetto appaltato. Non sarebbe possibile, pertanto, riconoscere nei confronti dell’appaltatore lavori non effettuati o quantità non realizzate.
Castelli ha quindi fatto il punto sulla “serie di azioni intimidatorie e tentativi di infiltrazioni criminali” nell’autostrada. “Dal 2005 al settembre 2010 si sono verificati 215 atti criminosi (attentati, intimidazioni, minacce, incendi dolosi di mezzi, furti). In particolare: 185 episodi criminosi sul V macrolotto (16 minacce a mano armata; 3 esplosioni di arma da fuoco contro mezzi di cantiere; 51 danneggiamenti a mezzi; 13 incendi dolosi; 102 furti); 17 episodi criminosi sul VI macrolotto (2 incendi; 7 danneggiamenti; 6 furti; 2 minacce). Il sensibile minor numero di azioni criminali sul VI macrolotto è da attribuire, con molta probabilità, al più recente inizio dei lavori, avviati principalmente la scorsa estate. L’azione di contrasto alle infiltrazioni criminali ha consentito di far pervenire dalle competenti Prefetture 109 informative interdittive nei confronti di altrettante ditte, di cui 62 già contrattualizzate ed operanti, ed ha comportato l’estromissione forzata delle imprese dai cantieri, con immaginabili conseguenze legate ai lunghi tempi di allontanamento e la successiva sostituzione”.