[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=XCFlLjnne2U[/youtube] Otto chilometri di coda in direzione Svizzera a causa del caos di traffico generato dalla chiusura di Lariotir, l’area di sosta per mezzi pesanti realizzata all’uscita di Como Sud e indispensabile “polmone” per la viabilità dall’Italia alla Confederazione elvetica. Ma perché Lariotir è chiuso? Il parcheggio è stato chiuso mercoledì dopo che il piazzale era stato completamente allagato. In alcune zone vi era oltre un metro d’acqua, un autentico lago artificiale. E la situazione è destinata a rimanere così fino a domenica. La proprietà di Lariotir, gli svizzeri di Como Docks (società del gruppo Planzer), aprirà l’area solo quando l’emergenza acquitrino sarà terminata e verranno ripristinate tutte le condizioni di sicurezza per i mezzi pesanti. Anzi, ora Como Docks minaccia addirittura di lasciare definitivamente il progetto a causa della scarsa attenzione delle autorità locali. Sulla questione interviene il vicepresidente dell’Albo nazionale degli autotrasportatori, Giorgio Colato. “Una struttura come Lariotir permette di risparmiare mille pattuglie di Polizia stradale e locale all’anno”, ricorda Colato. “L’Albo ha sottoscritto la prima convenzione con Comune, Provincia e Camera di Commercio nel 1994 all’indomani del tragico incidente che costò la vita all’agente della stradale Sabrina Pagliarani. Sono passati sedici anni, ma gli accordi della convenzione non sono stati rispettati”. Colato si riferisce in particolare proprio alla realizzazione di un adeguato sistema di canalizzazione delle acque piovane. In base alla convenzione sottoscritta tra la Como Docks e Palazzo Cernezzi il Comune avrebbe dovuto realizzare l’opera. “A Lariotir possono sostare 150 camion”, aggiunge Colato, “ma la sua funzione è anche un’altra. Si tratta di un selettore di traffico, riconosciuto da ordinanze specifiche. La dogana oggi chiude alle 18, ma fino alle 22 possono transitare i mezzi che hanno già disbrigato le pratiche. Senza Lariotir dalle 18 si creerebbe un imbuto ogni giorno”. Il Comune di Como ha ammesso il ritardo nella realizzazione e spiegato che entro due mesi il sistema di canalizzazione sarà realizzato. Due mesi che potrebbero essere una vita per la viabilità sull’Autolaghi.