“Non ti bere la patente”, a Como
un nuovo appello rivolto ai giovani

Con l’obiettivo primario di contrastare il fenomeno della guida in stato psicofisico alterato da assunzione di sostanze stupefacenti e alcol, è stato presentato a Como il progetto “Non ti bere la patente”. L’iniziativa elaborata dall’assessorato alla Sicurezza del Comune, in collaborazione con la prefettura, il dipartimento dipendenze dell’azienda sanitaria locale e le forze dell’ordine, nell’ambito del progetto quadro nazionale “Drugs on street” per la prevenzione degli incidenti stradali alcol e droga correlati (Nnidac), ha già ricevuto l’erogazione, a favore del comune di Como, di un finanziamento da parte del Dipartimento politiche antidroga della presidenza del Consiglio dei ministri. “La guida sotto l’effetto di alcol o sostanze stupefacenti è una piaga sociale. I dati sono mostruosi. È indispensabile fare il possibile per invertire una tendenza impressionante. Già da marzo intensificheremo i controlli. Se gli automobilisti non avranno comportamenti più virtuosi temo una strage di patenti”, ha spiegato il prefetto di Como, Michele Tortora. Il Comune di Como ha ricevuto anche un contributo di 26mila euro stanziato dal dipartimento delle Politiche antidroga della presidenza del consiglio dei ministri. Le iniziative procederanno su due versanti: la repressione e la sensibilizzazione. Già da marzo, le forze dell’ordine potenzieranno i controlli sulle strade. “Saremo presenti soprattutto nei fine settimana ma non solo”, ha detto il prefetto. “Ci sposteremo sull’intero territorio provinciale. I controlli saranno effettuati da tutte le forze dell’ordine e, grazie all’ausilio del personale medico, saranno effettuati anche i test antidroga. Per chi non rispetta le regole annuncio sin da ora tolleranza zero”. Sul fronte della prevenzione, oltre agli incontri nelle scuole, dal mese di aprile saranno organizzati banchetti di sensibilizzazione nelle piazze, nei supermercati e nei luoghi di ritrovo giovanili, dove saranno mostrate anche auto incidentate. “Statisticamente è provato che già a 13 anni, e in qualche caso addirittura a 11-12 anni, gli adolescenti consumano bevande alcoliche”, ha spiegato l’assessore alla Sicurezza del Comune di Como, Francesco Scopelliti. “Con questo progetto noi vogliamo convincere i giovani a non bere e i più grandi a rispettare i limiti previsti dalle leggi per il consumo di alcolici. Vogliamo lavorare con i ragazzi ma allargare la campagna di sensibilizzazione alle famiglie”. Secondo i dati diffusi dalle forze dell’ordine, un terzo degli incidenti stradali è legato all’assunzione di sostanze stupefacenti o all’abuso di alcolici. Nell’ultimo anno, in provincia, a quasi 2mila persone è stata sospesa la patente, nella maggior parte dei casi perché trovate alla guida in stato di ebbrezza o dopo aver assunto stupefacenti.