Ai pedaggi autostradali più cari deve corrispondere più sicurezza

Le  concessionarie autostradali sono obbligate per legge a garantire interventi in grado di migliorare le condizioni dei servizi offerti e a incrementare i parametri di sicurezza stradale. Un concetto chiarissimo, sia al ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Altero Matteoli (che lo ha sottolineato tornando a parlare degli aumenti dei pedaggi scattati  con l’inizio del nuovo anno), sia al presidente nazionale di Fai Conftrasporto, Paolo Uggé (che ha virtualmente sottoscritto le dichiarazioni del titolare del dicastero delle Infrastrutture nel corso del dibattito radiofonico andato in onda mercoledì 6 gennaio su Isoradio e che ha avuto ospite, oltre a Uggè, l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Spa, Giovanni Castellucci.

“Collaboreremo con il ministro Matteoli segnalando ogni situazione attestante il mancato rispetto degli obblighi previsti dalle rispettive concessioni”, ha affermato Paolo Uggé aggiungendo che, “le imprese di trasporto non possono essere tuttavia solo dei polli da spennare.  Per questo non può passare sotto silenzio il mancato rispetto dell’impegno assunto che doveva produrre riduzioni sui pedaggi autostradali entro il 31 gennaio 2009. Il ministro”,  ha detto sempre il presidente di Fai Conftrasporto, “deve verificare le responsabilità eventuali per tale mancato rispetto e assumere le iniziative conseguenti nei confronti dei responsabili. Non può esistere che da un lato si dimostri comprensione per gli incrementi, decisi senza che vi sia stato alcun coinvolgimento delle associazioni del trasporto, e dall’altro si ometta di dare corso a quanto convenuto. La beffa è infatti evidente: gli operatori subiscono subito i maggiori costi senza nessuna certezza sui tempi necessari per poter ricevere  quanto loro garantito”.