Sciopero nei porti, sotto Natale
non partiranno le merci

Sciopero di 24 ore in tutti i porti italiani venerdì 18 dicembre e conseguenti disagi per chi deve muoversi o muovere merci a ridosso del Natale. La comunicazione dell’agitazione è stata data in una nota congiunta da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti a livello nazionale. I sindacati confederali protestano contro alcune direttive previste nella riforma portuale in discussione proprio in questi giorni in Senato.
Secondo le tre organizzazioni sindacali, le proposte “non sono idonee a garantire lo sviluppo ed un’efficiente gestione dei porti ed in particolare sono inaccettabili le norme sul lavoro. Le modifiche non devono essere finalizzate a precarizzare il lavoro ma a prevedere una precisa pianificazione del mercato delle imprese, incardinato sul terminalista da una parte e sull’impresa fornitrice di lavoro temporaneo dall’altra, assegnando agli appalti una funzione non sostitutiva del ruolo delle attività del terminal e del prestatore di lavoro, anche ai fini della sicurezza”.
“Nei giorni scorsi anche Assologistica – si legge sul portale trasportoeuropa.it – ha criticato alcuni elementi della normativa in discussione al Senato: “Sarebbe davvero paradossale se quelle previsioni, peraltro non condivise né da Assologistica né dai Sindacati di categoria maggiormente rappresentativi Cgil Cisl e Uil, determinassero lo sciopero nazionale dei porti”, ha scritto in una nota. Assologistica ha chiesto al ministro dei Trasporti Matteoli e al senatore Grillo di “prendere in considerazione le osservazioni al Testo unificato in circolazione di chi, investendo in prima persona sul mercato domestico ed internazionale del movimento delle merci, nei porti ci lavora e ci spende ogni giorno per la crescita dei volumi, dell’occupazione e della sicurezza del e sul lavoro”.