La Cisl: la sicurezza prima di tutto. Anche del posto di lavoro

“La sicurezza è una questione di cultura, di formazione professionale. E in questa direzione la strada da percorrere nel nostro Paese è ancora lunga. Ci sono molti passi da compiere e uno di questi potrebbe anche essere rappresentato dall’inserimento, nei contratti di assunzione di conducenti di camion o corriere, di clausole che possano prevedere il licenziamento di autisti sorpresi a guidare sotto l’effetto di droghe o alcol. Certo, occorrerebbe valutare le molte possibili situazioni che si potrebbero verificare, e prevedere chiaramente, nero su bianco, le diverse cause e i diversi effetti. Ma se ne può parlare”. Così Fulvio Giacomassi, segretario confederale della Cisl e responsabile nazionale per l’area  salute e sicurezza, commenta la proposta, avanzata dal presidente nazionale di Fai Conftrasporto, Paolo Uggè, di emanare una nuova legge che consenta alle  imprese di trasporto di poter licenziare  autisti di Tir e pullman che dovessero essere sorpresi alla guida ubriachi o sotto l’effetto di droga.
“Più che a una nuova legge, che arrivi “a valle” a punire, io penso più a un lavoro “a monte”, di contrattazione fra le parti, di individuazione del problema, che c’è innegabilmente ed è gravissimo, e di ricerca di tutte le possibili soluzioni che tengano conto sì di una necessità oggettiva di intervenire, ma che non rischino di muoversi solo sull’onda dell’emotività. Serve un percorso ragionato, condiviso fra le parti e che punisca solo chi merita realmente di essere punito”, prosegue Fulvio Giacomassi. “Non possiamo mettere sullo stesso piatto della bilancia un autista che in un momento di debolezza abbia fumato uno spinello o bevuto un bicchiere di troppo  e un “signore” che puntualmente dovesse mettersi al volante sotto l’effetto di cocaina o superalcolici. Lo ripeto, occorre analizzare singoli casi, e soprattutto bisogna formare, far crescere la cultura della sicurezza. Ed è proprio in questa direzione che stanno procedendo i lavori in materia di salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori nei luoghi di lavoro. Un fatto è certo”, conclude Fulvio Giacomassi, “la proposta di Paolo Uggè contribuisce a mantenere ben accesi i riflettori sul tema della sicurezza sulle strade, sicurezza che in ogni ambito lavorativo (e non solo), in ogni momento della vita di ognuno di noi deve essere un tema centrale. E questo è un concetto che il Governo deve fare suo, così come devono farlo proprio i lavoratori e le imprese. Sono loro, le parti, a dover trovare la giusta strada da seguire per garantire sicurezza a se e agli altri”. Anche passando, se necessario, attraverso un licenziamento per giusta causa di chi dovesse dimenticare che le regole sono valide per tutti e che non rispettarne alcune può costare la vita ad altri”.