Poche idee, ma ben confuse, verrebbe da dire commentando i risultati dell’indagine che Facile.it ha commissionato all’istituto Up Research per scoprire quanto ne sanno gli italiani della nuova assicurazione RC familiare. Risultati praticamente catastrofici: per oltre cinque milioni d’italiani il nuovo funzionamento dell’assicurazione è un rebus, sia per quanto concerne reali benefici economici che potrebbe portare ai consumatori, sia su come funzionerà e su chi potrà accedere al nuovo sistema. Un rebus che Facile punto it ha deciso di aiutare a risolvere con poche, chiare spiegazioni. Eccole. Da auto a moto e viceversa: la fetta più grande di beneficiari della nuova norma saranno, di fatto, le famiglie che hanno un parco mezzi composto da almeno un’auto e un motoveicolo; in questo caso, per assicurare il veicolo a due ruote o viceversa, i membri potranno utilizzare la classe di merito più favorevole fra quelle maturate da chiunque nel nucleo familiare. Una situazione che, secondo quanto emerso dall’indagine, riguarderà il 18 per cento dei rispondenti, pari a circa tre milioni di famiglie. Da auto a auto: L’attuale sistema assicurativo, grazie alla cosiddetta Legge Bersani, consente già ai membri di una famiglia di utilizzare la classe di merito più favorevole maturata su un’automobile per assicurare un’altra auto, ma solo nel caso in cui si tratti di acquisto di un veicolo che entra per la prima volta in possesso della famiglia (indipendentemente dal fatto che il mezzo sia nuovo o usato). Con l’Rc familiare decade anche questo vincolo e, dal 16 febbraio 2020, data in cui entrerà ufficialmente in vigore la nuova norma, gli automobilisti italiani potranno utilizzare la classe di merito più favorevole per assicurare anche veicoli già di proprietà del nucleo familiare. Secondo quanto emerso dall’indagine, questa casistica potrebbe riguardare il 15,5 per cento dei rispondenti, ovvero circa 2,6 milioni di famiglie. Gli esclusi: Ma potranno davvero aderire tutti? In realtà no; non potranno trarre beneficio dall’Rc familiare gli assicurati che sono già in prima classe di merito, i nuclei che hanno un solo veicolo e, come indicato dalla norma stessa, tutti gli assicurati che hanno causato nei 5 anni precedenti un sinistro con colpa. A questi “esclusi” vanno inoltre aggiunti gli automobilisti che, negli ultimi cinque anni, hanno causato un incidente con colpa; secondo l’osservatorio di Facile.it si tratta, solo nel 2019, di quasi 1,2 milioni di automobilisti.