“Sappiamo che l’interesse di tutti è il maggior trasferimento possibile dalla strada alla ferrovia o alle autostrade del mare, sia per avere autostrade più libere dal traffico delle vetture, sia perché le modalità ferroviarie e marittime contribuiscono alla decarbonizzazione e alla riduzione di emissioni di Co2 ma sappiamo benissimo anche che è importante che i rispettivi servizi offerti funzionino e abbiano un rapporto qualità-prezzo similare al tutto gomma, altrimenti il trasportatore che utilizza queste modalità non può essere competitivo”. Ad affermarlo, intervenendo in qualità di relatore, all’evento “Lo sviluppo infrastrutturale del Paese. Le scelte del mondo economico”, organizzato da Uniontrasporti e Unioncamere, è stato il presidente di Anita Thomas Baumgartner che ha definito il rapporto qualità-prezzo dei servizi intermodali “ non ancora soddisfacente“ Continua a leggere
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E 45 chiusa ai camion: il calcolo dei danni per il settore dell’autotrasporto è arrivato a 27 milioni
Ventisette milioni di euro: tanto è costata al settore dell’autotrasporto la chiusura della superstrada E45, decisa dopo il sequestro da parte della magistratura del viadotto Puleto, considerato potenzialmente a rischio, nel periodo compreso fra metà gennaio e metà agosto. A calcolare i danni sono stati i responsabili di Uniontrasporti che hanno analizzato i flussi di traffico sulla E45 tra Orte e Cesena. Attraversando quattro regioni: Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Lazio. Continua a leggere
Roadshow Brennero, i numeri dicono che questo valico è vitale per l’economia italiana
Attraverso l’arco alpino transita la metà delle esportazioni italiane e oltre il 70 per cento dei flussi import-export dell’Italia con l’Unione europea. Con oltre 50 milioni di tonnellate merci sugli oltre 160 che varcano i confini nazionali, l’asse del Brennero è un segmento fondamentale del Corridoio Scandinavo-Mediterraneo. Questi numeri, resi noti a Verona, durante la terza tappa del Roadshow per il Brennero, sono più che sufficienti per comprendere l’importanza vitale di questo valico per l’economia italiana che nel 2018 ha visto transitare per i soli settori oggetto di “divieto settoriale” (materie prime, materiali grezzi, veicoli e rimorchi) merci per un valore di 46 miliardi di euro