La gente crede sempre meno ai politici (come del resto dimostra l’astensionismo ai seggi elettorali)? Forse accade perché i politici si preoccupano sempre meno dei problemi reali della gente. Problemi a volte gravissimi, come quello del trasporto abusivo di farmaci, che spesso non vengono consegnati alle farmacie dopo aver viaggiato a temperature regolata, fra 2 e 8 gradi, come prevede la legge, bensì su auto normali, magari abbandonati per strada sotto il sole. Col rischio di diventare, nel migliore dei casi, acqua e nel peggiore un pericolo. Un allarme gravissimo, lanciato ripetutamente da Fai Conftrasporto e da Confcommercio, ma caduto ogni volta nel vuoto. Un silenzio preoccupante quello del ministero della Salute e altrettanto preoccupante sarebbe se il ministro continuasse a restare zitto anche di fronte a un altro allarme: quello sul trasporto fuorilegge di prodotti alimentari, che dovrebbe avere garantita la stessa altissima attenzione nei controlli per combattere chi sacrifica ogni forma di sicurezza sull’altare del desiderio di guadagno. Continua a leggere
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Trasporto merci e trasporto farmaci: in entrambi i casi la sicurezza è un optional
Cosa accomuna il mancato rispetto dei costi minimi per la sicurezza del trasporto di una qualsiasi merce con la violazione delle regole per la sicurezza del trasporto dei farmaci? Che nesso esiste fra la sicurezza stradale e quella sanitaria, fra la tutela di milioni di persone che ogni giorno percorrono strade e autostrade e quella di chi usa farmaci antitumorali, insulina, vaccini? Le risposte potrebbero essere diverse, ma ce n’è una in particolare che lascia esterrefatti: il silenzio in cui sono caduti i ripetuti appelli affinché lo Stato garantisse il diritto alla sicurezza. Sulle strade così come di fronte a una malattia. Facendo rispettare, da una parte, una legge introdotta nel 2010 (sui costi minimi) che, guarda caso proprio a partire da quella data, ha visto registrare una netta riduzione di incidenti mortali con mezzi pesanti; dall’altra la legge che prevede di far viaggiare i medicinali a una temperatura compresa tra i 2 e gli 8 gradi. Continua a leggere
Al ministro della sanità non interessa chi trasforma i farmaci in potenziali veleni?
Risulta difficile non restare sgomenti, oltre che fortemente delusi, nel leggere del tentativo di introdurre il divieto del fumo non solo nelle scuole, ma anche a bordo di un’auto. E difficile, se non addirittura impossibile, risulta pensare che questo non sia pura e inutile demagogia. Si è tanto discusso sull’esigenza che il Governo debba assumere, senza perdite di tempo, decisioni che impattino in modo concreto con la vita dei cittadini. Alcune, assolutamente lodevoli, sono state inserite in provvedimenti già approvati e Conftrasporto non ha esitato a darne atto. Applaudendo, per esempio, il decreto “del fare”, con diverse disposizioni che vanno nella giusta direzione. Direzione tanto giusta quanto diametralmente opposta alla politica degli annunci inutili. Come quello del divieto di fumare in auto. Ma in direzione sbagliata viaggia anche chi, primo fra tutti il ministro della sanità, ha colpevolmente ignorato per settimane un fenomeno che potrebbe fare danni ben più seri di quelli del fumo di una sigaretta. Continua a leggere