C’è un limite entro il quale una manifestazione di protesta resta un sacrosanto diritto da rispettare e superato il quale diventa invece pura imbecillità e delinquenza, senza aver diritto ad alcuna giustificazione o tolleranza. Un limite che qualche rappresentante delle frange più estremiste (e più idiote) dei tassisti ha superato a Roma in occasione della giornata di sciopero indetta per contestare la proposta del Governo di riforma della legge quadro e per denunciare quello è stato definito “un insopportabile abusivismo che si sta trasformando in un vero e proprio caporalato digitale”. Una guerra contro Uber e Ncc, ovvero le auto a noleggio con conducente, che qualcuno ha ritenuto di combattere evidentemente con “armi proibite”. Cosa è successo lo mostra un video girato al terminal 3 dell’aeroporto di Fiumicino che mostra centinaia di viti, chiodi e graffette seminati per terra per bucare le gomme delle vetture in transito. Continua a leggere
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Lo sciopero dei tassisti non va condannato, ma è forzato e non può essere neppure assolto
Un invito ai tassisti a non strumentalizzare la propria protesta ma a scioperare per ridefinire le regole del gioco nel settore del trasporto persone eliminando il caos che esiste da anni in materia di rilascio delle autorizzazioni per il noleggio auto con conducente, facendo chiarezza in particolar modo sulle aree di operatività. Ma, allo stesso tempo, anche un invito, tra le righe, a guardarsi allo specchio per vedere alcune “manovre” scorrette che qualche operatore, sia tassisti sia Ncc, effettua. C’è questo e non solo nella lettera aperta che il presidente di Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio, Paolo Uggé, ha scritto per fare chiarezza sulla protesta attuata dai tassisti in diverse zone d’Italia. Una lettera nella quale Uggé precisa di non voler condannare la decisione, ma di trovarla “forzata”. Ecco il testo integrale del documento. Continua a leggere
Auto a noleggio, la norma è un disastro ma lo sciopero dei tassisti non è la strada per cambiare
Il fatto che il Governo italiano abbia varato una norma insensata che riguarda i noleggiatori d’auto con conducente e dover constatare che a distanza di anni nessuno sia intervenuto per modificare quella norma e fare chiarezza, sono situazioni ingiustificabili ma affrontarle con forme di protesta senza senso è una scelta che non può essere a sua volta scusata. Parola di Paolo Uggé, presidente di Fai Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio, che ha condannato senza appello la protesta organizzata da alcune sigle del mondo dei taxi in alcune città italiane e che ha avuto come teatro di scontro, ancora una volta, la disciplina dei servizi di noleggio auto con conducente. Continua a leggere