Con il primo di giugno avrebbe dovuto entrare in vigore l’ormai famoso (o famigerato?) Sistri, ovvero sistema di tracciabilità per il trasporto dei rifiuti. Ma così non è stato. La presa di posizione nettamente contraria che tutto il mondo delle imprese (produzione e trasporti) ha assunto, dopo il fallimento del click day (il giorno stabilito per il test che doveva mettere alla prova la funzionalità del sistema e che ha invece puntualmente confermato l’imbarazzante inefficenza del Sistri), ha convinto il Governo a rinviare il tutto. Ma era proprio necessario attendere fino all’ultimo per intervenire? Non sarebbe bastato ascoltare le segnalazioni fatte da Conftrasporto sulle inefficienze (tutte rimaste invece colpevolmente senza risposte) per evitare di creare un mucchio di problemi a migliaia di operatori, costretti fino a fine maggio a perdere tempo (e denaro) per testare un progetto nato male e finito peggio? Continua a leggere