La possibilità per i porti italiani di poter ospitare in futuro più container e dunque più merci può essere importante per lo sviluppo delle Autostrade del mare, alternativa al trasporto su gomma di cui da anni si parla ma per la quale si è fatto troppo poco, spesso per l’incapacità nel fare sinergia. Ma non è questo il principale problema da affrontare e risolvere: quello che davvero serve all’Italia per sfruttare al meglio le sue potenzialità, che derivano dal fatto d’essere un’autentica piattaforma naturale del Mediterraneo, è imparare a lavorare tutti insieme per rispondere a 360 gradi alla domanda dei mercati europei, riorganizzando i servizi e l’offerta per diventare finalmente competitivi con altri scali di altri Paesi. Continua a leggere