Può arrivare fino a 10 centesimi al litro la differenza del prezzo dei carburanti tra il Nord e il Sud del Paese. Lo evidenzia Quotidiano Energia, che ha messo a confronto i listini di varie zone d’Italia. Le classiche rilevazione, con i prezzi consigliati ai gestori dai gruppi petroliferi non sono infatti più indicativi del mercato nazionale. Anche perché le stesse compagnie diffondono ogni giorno una pluralità di prezzi in funzione del livello di concorrenza delle zone in cui operano. Al Nord, dove la rete di distribuzione è più moderna e competitiva, e dove sono più presenti pompe bianche e grande distribuzione, i prezzi sono decisamente più bassi rispetto al Sud, dove il mercato è invece più ingessato. Continua a leggere