Proprio qualche giorno fa, Paolo Uggè, presidente di Fai Conftrasporto, era intervenuto sulla questione dell’inquinamento generato dai veicoli industriali e sulle dichiarazioni sul tema rilasciate dal ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo (clicca qui per leggere l’articolo). Un tema certamente importante, anche perché la qualità dell’aria è un argomento che riguarda tutta la collettività. In ogni caso, e il presidente di Fai Conftrasporto l’aveva evidenziato, l’assunzione di qualsivoglia decisione o intervento dovrebbe passare il vaglio di un’osservazione dei fenomeni in modo più coerente e analitico. Il richiamo a una “cabina di regia” va in questa direzione, anche perché occorre sgomberare il campo da molti luoghi comuni. Sono di estremo interesse, in questo ambito, i risultati di una ricerca svolta dall’Osservatorio Airp (Associazione italiana ricostruttori pneumatici) sulla Mobilità Sostenibile. Un’indagine che illustra il percorso che i camion hanno intrapreso sul tema dell’inquinamento. Continua a leggere
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L’inquinamento dei camion,
Merci sulle strade, sui camion
viaggiano soprattutto minerali
In Italia i camion trasportano prevalentemente minerali. Nel 2009, infatti, la principale tipologia di merce che ha viaggiato su gomma è stata proprio quella dei minerali (greggi o manufatti) con un’incidenza del 35,14 per cento sul totale delle merci movimentate sulla strada. La graduatoria 2009 delle prime dieci categorie comprende, poi, nell’ordine i “cementi, calci, materiali da costruzione” (15,71 per cento del totale delle merci), i prodotti metallurgici (7,64 per cento), le “derrate alimentari, foraggere” (7,17 per cento), i prodotti petroliferi (4,07 per cento), i prodotti chimici (3,12 per cento), il “cuoio, tessili, abbigliamento” (2,36 per cento), i “veicoli, macchine, motori” (2,14 per cento), i cereali (1,70 per cento) e le “patate, legumi, frutta fresca” (1,66 per cento). Continua a leggere