“E se il ponte Morandi fosse crollato per un tubo caduto da un Tir?”. È questo il titolo con il quale il quotidiano Libero di domenica 4 novembre ha “lanciato” una nuova ipotesi sulla tragedia di Genova, riportando una teoria avanzata da un ingegnere, Agostino Marioni, la cui società, nel 1993, si occupò dei lavori di rinforzo del Pilastro numero 11 del cavalcavia. Una teoria secondo la quale il supertir Fiat Stralis della Mcm autotrasporti di Novi ligure, che il 14 agosto alle 11.36 stava percorrendo il ponte trasportando un pesantissimo rotolo d’acciaio caricato poco prima all’Ilva di Genova, potrebbe aver perso il carico che, scrive Libero, “viaggiando a una velocità di circa 60/65 chilometri orari avrebbe sprigionato una forza cinetica pari a una cannonata” . Continua a leggere