A sta a B come C sta a D: le proporzioni matematiche imparate sui banchi di scuola possono rappresentare una strada utilissima per capire il “viaggio” compiuto dal Coronavirus nella sua campagna di contagio di mezzo mondo, ma anche la (presunta) validità delle chiusure a doppia mandata adottate da certi Paesi, primo fra tutti l’Italia, e non invece da altri, e per “pesare” il carico di danni economici causati dal lockdown, il confinamento a casa senza possibilità di far ripartire le imprese, di riaprire negozi, bar e parrucchieri. Aperture invece concesse da altri che ora si ritrovano ai blocchi della ripartenza con qualche chilometro di vantaggio sull’Italia. Un esempio lampante arriva dalla Svezia che ha affrontato l’’emergenza Covid-19 seguendo strade diversissime da quelle imboccate dal Governo italiano, contenendo i contagi ma anche, allo stesso tempo, la diffusione di una crisi economica gravissima dovuta alla chiusura di milioni di attività. Continua a leggere