Il caso Ilva – autotrasporto, che per mesi ha visto il gruppo siderurgico non pagare le imprese incaricate di caricare e scaricare i suoi prodotti, può finalmente dirsi chiuso? Sembrerebbe di sì dopo l’intesa raggiunta fra i commissari straordinari dell’Ilva, Piero Gnudi, Corrado Carrubba ed Enrico Laghi e i rappresentanti del mondo dell’autotrasporto: Pasquale Russo per Unatras, Natale Mariella e Giuseppina Della Pepa per Anita, Andrea Vezzosi e Giovanna Mariotti per Fisi, Sergio Soffiatti, Angelo Panzeri, Enzo Pompilio D’Alicandro e Giorgio Guaraglia. Il condizionale è d’obbligo (visto che l’accordo è in attesa d’essere sottoposto a verifica nelle diverse realtà e che occorre ancora attendere i risultati di un’ultima riunione dedicata ai problemi dell’area di Taranto) ma la soluzione sembra essere stata trovata. Continua a leggere
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Autotrasportatori non pagati da mesi dall’Ilva: fissato un incontro al ministero
Oltre 300 imprese di autotrasporto che da mesi lavorano per l’Ilva e che da mesi non vengono pagate; un credito vantato di circa 15 milioni di euro solo per l’acciaieria di Taranto; decine di autotrasportatori che da giorni manifestano nella città pugliese sostando con i propri tir davanti la portineria C dello stabilimento siderurgico. Impossibile continuare a stare a guardare di fronte a una situazione simile che rischia di surriscaldarsi fino a diventare incandescente esattamente come l’acciaio nelle fonderie. E infatti, anche se con colpevole ritardo, il Governo ha deciso di muoversi, convocando per giovedì 29 gennaio al ministero dello Sviluppo Economico un incontro tra i rappresentanti delle associazioni di categoria degli autotrasportatori, i tre commissari straordinari dell’Ilva Piero Gnudi, Corrado Carruba ed Enrico Laghi e la dirigenza del ministero per affrontare la situazione delle imprese di autotrasporto che lavorano con il siderurgico. Continua a leggere
Ilva, la protesta degli autotrasportatori: “Fatture non pagate da maggio 2014”
Non c’è pace per gli autotrasportatori che lavorano con lo stabilimento Ilva. I pagamenti sono in forte ritardo, con le fatture che non vengono pagate da maggio 2014. Per questo motivo gli autotrasportatori aderenti a Confartigianato hanno inviato una lettera al prefetto di Taranto e al commissario straordinario dell’Ilva annunciando la proclamazione dello stato di agitazione e il conseguente stop ai servizi. Continua a leggere
Riva, posto di lavoro a rischio per migliaia di camionisti. Russo: “Intervenire subito”
“La chiusura degli stabilimenti del gruppo Riva è una tragedia non solo per 1.400 lavoratori dell’azienda, ma anche per le centinaia di imprese di trasporto che lavorano nel settore della siderurgia”. Lo dice Pasquale Russo, segretario generale di Conftrasporto, che pone l’attenzione sul dramma che coinvolge l’indotto dopo lo stop alla produzione deciso dal Gruppo Riva in sette stabilimenti esterni al perimetro gestionale dell’Ilva a seguito del sequestro di quasi un miliardo di euro deciso dal gip di Taranto nell’ambito dell’inchiesta per disastro ambientale. “La questione è molto complessa”, prosegue Pasquale Russo, “ma la soluzione non può essere quella di rinunciare a un settore industriale che ha consentito a molte imprese di svilupparsi. Chiediamo al Ministero di convocarci nel più breve tempo possibile per affrontare la questione”. Continua a leggere