Sconcertante. Così i responsabili di Rete Imprese Italia hanno definito la decisione del ministro per l’Ambiente Corrado Clini di riavviare il Sistri, il sistema integrato di controllo della tracciabilità dei rifiuti voluto dallo stesso ministero dell’Ambiente e finito al centro di un’inchiesta della Guardia di Finanza che nei giorni scorsi ha visto scattare 22 provvedimenti di custodia cautelare per altrettante persone sospettate d’essere coinvolte in una serie di irregolarità negli appalti per la realizzazione del sistema e indagate, a vario titolo, per associazione a delinquere finalizzata all’emissione e all’utilizzazione di fatture false, corruzione, truffa aggravata, riciclaggio, favoreggiamento e occultamento di scritture contabili. L’indagine ha anche portato al sequestro di oltre 10 milioni di euro. Sette sono stati bloccati alla Selex, la società a cui è stata affidata la realizzazione del sistema di tracciabilità dei rifiuti. Continua a leggere