Da eroi a fantasmi: storia dei camionisti, costretti a fermarsi perché non possono fare i tamponi

Sono partiti indossando i panni dei supereroi ai tempi del lockdown per ritrovarsi oggi, nell’era del Green pass obbligatorio per poter lavorare, a vestire quelli dei fantasmi, di cui nemmeno accorgersi: è questo il “viaggio” compiuto da marzo 2020 a oggi dai camionisti italiani fermati da un Governo che sembra non curarsi nemmeno delle richieste del settore. Richieste di poter lavorare senza essere fermati da un tampone che, per chi guida per centinaia di chilometri ogni giorno, è praticamente impossibile fare; richieste di poter “mantenere in vita le aziende di autotrasporto italiane” senza trasformarle in facili prede da conquistare da parte della concorrenza straniera alla quale è invece consentito di viaggiare liberamente, quasi a “legalizzare” di fatto la concorrenza sleale. Continua a leggere



Gli elettori hanno votato i politici che vogliono “fare”. A iniziare dalle infrastrutture…

“Tanto tuonò che piovve”. O, come si può leggere in un simpatico commento “postato” sul superblog stradafacendo del Tgcom24, riprendendo il titolo di un celebre romanzo di Joseph Cronin, “E le stelle stanno a guardare”. Non c’è dubbio, infatti, che i risultati del voto del 26 maggio non abbiano fornito, sia a livello europeo sia a livello amministrativo, le risposte in cui il vice premier e leader dei 5Stelle Luigi Di Maio sperava. Dati alla mano si può affermare, senza alcun timore d’essere smentiti magari attraverso chissà quali “letture” dei numeri usciti dallo spoglio, che la politica del partito non ha trovato consenso negli elettori che, delusi, hanno scelto altre forze politiche. Continua a leggere



Carlotta, l’autotrasportatrice che chiede ai colleghi di trainarla fino al Parlamento europeo

Svolgere un’attività che “incrocia” continuamente la propria strada con quella della politica, “scontrandosi” spesso con interlocutori che non conoscono quel lavoro, quel mondo, facendo così perdere nei migliori dei casi tempo e nei peggiori denaro e opportunità di crescita a moltissime imprese, può rappresentare un carico pesantissimo da dover trasportare, un freno a mano tirato divenuto insopportabile. È per questo che un’ampia fetta dell’autotrasporto italiano sta facendo il tifo perché alle prossime elezioni europee quel “tratto di strada” che troppe volte ha di fatto separato i lavoratori dal settore dalla politica venga “colmato”. Nel modo più semplice ed efficace: facendo sedere un rappresentante del settore, un imprenditore dell’autotrasporto direttamente su una poltrona dell’Europarlamento, in modo che possa guidare i nuovi “colleghi politici” a capire i reali problemi del settore, a trovare le soluzioni. Continua a leggere



Fai Umbria, i nostri primi 5 anni di vita ci dicono che abbiamo seguito la strada giusta…

Iniziare da zero, imboccare la strada giusta e, nonostante le numerose insidie legate alla crisi, giungere a destinazione, a raggiungere l’obiettivo di diventare il partner migliore per un numero sempre maggiore di autotrasportatori. Un traguardo che in realtà è già una nuova partenza. Nel fine settimana Fai Umbria ha festeggiato i primi cinque anni di attività. Era il 2012, quando partì il viaggio. Con dieci aziende associate a fine anno, diventate 29 nel 2013 e 43 nel 2014. Una crescita continua (52 nel 2015, 71 nel 2016) che testimonia la bontà del lavoro del presidente Vittore Fulvi e del segretario Carlotta Caponi. Ora le aziende associate sono ben 87 per un totale di oltre mille mezzi.  Continua a leggere