A Modena un osservatorio
contro chi corre troppo in auto

La prefettura di Modena vuole organizzare dei servizi di controllo della velocità sulle strade. Un provvedimento in linea con le prescrizioni della direttiva del Ministro dell’Interno del 14 agosto 2009 (Direttiva per garantire un’azione coordinata di prevenzione e contrasto dell’eccesso di velocità sulle strade) che affida alle prefetture, oltre alla pianificazione delle attività, anche il monitoraggio dei fenomeni legati all’eccessiva velocità alla guida, causa della maggior parte degli incidenti stradali. Continua a leggere



Senza scheda di trasporto
non ci sarà sicurezza sulle strade

Giovanni Montali, segretario di Cna-Fita, esprime i propri timori e quelli degli autotrasportatori che l’organizzazione rappresenta (30mila a livello nazionale) in relazione alla “scheda di trasporto”, lo strumento principe per garantire la corresponsabilità della committenza nell’autotrasporto merci. La scheda è il documento che deve contenere i dati di tutti i soggetti (a partire dal proprietario della merce trasportata, del committente, del caricatore e del vettore), dati che consentono, in ogni momento, alle autorità preposte, di effettuare i necessari controlli. Continua a leggere



Maggiori controlli nei confronti
degli autotrasportatori stranieri

Controlli più severi per gli autotrasportatori stranieri. A chiederli, da tempo, anche attraverso Stradafacendo, sono i rappresentanti  di Fai, Fita, Cna, e Confartigianato, ma anche gli stessi autotrasportatori. Una richiesta dunque condivisa da tutto il mondo dell’autotrasporto italiano che ora ha ottenuto risposte concrete. La prima arriva da Alessandria, dove è stato presentato un tavolo tecnico che riunirà periodicamente le forze preposte al controllo della rete stradale e le associazioni di categoria. Il tavolo è stato presentato direttamente dal sottosegretario alle Infrastutture e Trasporti del Governo Berlusconi, il piemontese Bartolomeo Giachino. “Il Governo sta procedendo nella direzione che porta a  garantire la sicurezza sulle strade”, ha detto Giachino, “incrementando i controlli e difendendo le aziende italiane di autotrasporto che lavorano nel rispetto della legge, dalla concorrenza sleale di chi, invece, non rispetta le regole del gioco”. Continua a leggere



Sicurezza: senza controlli le nuove
regole restano solo belle parole

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La sicurezza sulle strade passa attraverso una via obbligata: quella della certezza del rispetto delle regole. E dunque di controlli più numerosi di quelli attuali, assolutamente insufficienti;  mirati (non solo sui mezzi in viaggio, ma anche nelle aziende dei committenti); di qualità (eseguiti da personale specializzato). Ad affermarlo è Pasquale Russo, segretario generale di Fai Conftrasporto, pronto a proporre al ministero dei Trasporti una nuova campagna di legalità della durata di due mesi.

In sei anni la patente a punti
ha salvato migliaia di vite

“La patente a punti? Qualche risultato positivo s’è visto. Ma si poteva fare meglio. All’inizio ha prodotto una sua efficacia dissuasiva, poi col tempo gli italiani si sono ingegnati. In tanti hanno adottato il sistema dell’addebito dei punti al nonno patentato, alla mamma, al cittadino extracomunitario che collabora col datore di lavoro. Tanto poi ogni due anni di buona condotta i punti si riguadagnano. Insomma, bisogna trovare il modo di ridare vigore alla patente a punti». Con queste parole  Giordano Biserni, presidente dell’Asaps, l’associazione dei sostenitori amici della polizia stradale, ha commentato il sesto anniversario dall’entrata in vigore della patente a punti.

Sei anni in più, migliaia di incidenti, feriti e morti in meno

Un bilancio non troppo positivo – secondo Giordano Biserni – per una normativa che, numeri alla mano, nei primi due anni ha comunque fatto abbassare sensibilmente il tasso di incidenti, passati dai 265.402 del 2002 ai 252.271 ( meno 4,9 per cento) del 2003, per poi scendere ancora di un 3,5 per cento nel 2004. Continua a leggere



La sicurezza conta
solo quando c’è una tragedia

 La sicurezza è come l’aria: te ne accorgi quando manca. Peccato che quando te ne accorgi sia, quasi sempre, troppo tardi. Ed  è un peccato anche che a non mancare siano i fiumi di parole pronunciate a sproposito,  solo per riempire la carta stampata, i tele e radio giornali:  dichiarazioni, proposte (anche la più strampalate) che trovano puntualmente spazio in quelle che vengono, forse impropriamente, chiamate trasmissioni di approfondimento ma che in realtà non contribuiscono a fare un minimo di chiarezza.

Le  proposte si sprecano e trovano ampi spazi ogni qualvolta succedono tragedie che coinvolgono persone, come nel caso del disastro ferroviario di Viareggio. Poi più nulla. Ipocriti e deplorevoli esempi di una sottocultura della sicurezza, così come deplorevoli sono i tentativi che, solo per ragioni di bassa demagogia, forze ambientaliste o di opposizione mettono in atto per chiamare in causa chi governa il Paese. Continua a leggere