Maggiori controlli nei confronti
degli autotrasportatori stranieri

Controlli più severi per gli autotrasportatori stranieri. A chiederli, da tempo, anche attraverso Stradafacendo, sono i rappresentanti  di Fai, Fita, Cna, e Confartigianato, ma anche gli stessi autotrasportatori. Una richiesta dunque condivisa da tutto il mondo dell’autotrasporto italiano che ora ha ottenuto risposte concrete. La prima arriva da Alessandria, dove è stato presentato un tavolo tecnico che riunirà periodicamente le forze preposte al controllo della rete stradale e le associazioni di categoria. Il tavolo è stato presentato direttamente dal sottosegretario alle Infrastutture e Trasporti del Governo Berlusconi, il piemontese Bartolomeo Giachino. “Il Governo sta procedendo nella direzione che porta a  garantire la sicurezza sulle strade”, ha detto Giachino, “incrementando i controlli e difendendo le aziende italiane di autotrasporto che lavorano nel rispetto della legge, dalla concorrenza sleale di chi, invece, non rispetta le regole del gioco”.
Da agosto agenti della Polizia stradale, carabinieri e uomini della Polizia locale, ma anche gli ispettori del lavoro, avranno la possibilità di imporre il sequestro del mezzo e della merce viaggiante anche nei confronti dei trasportatori di nazionalità non italiana, mentre prima veniva elevato il verbale ma il mezzo era lasciato libero di circolare. “Spesso gli stranieri ingaggiano per guidare persone non competenti, lasciate senza alcuna tutela contrattuale, creando un pericolo per se stessi e per chi si trova sulla strada”, hanno spiegato Luciano Bergadano di Fai e Marco Bologna di Cna. “È ovvio che questi padroncini possono applicare prezzi più bassi rispetto a chi, invece, si impegna a revisionare periodicamente i mezzi e a far rispettare il limite delle ore di viaggio ai propri dipendenti”. “Il settore, che per la provincia è importantissimo, ha segnato un calo del 50 per cento a causa di una crisi che non abbiamo certo determinato noi”, ha aggiunto Marco Bologna, “molti piccoli padroncini hanno dovuto tirare i remi in barca e ora, sul mercato, sono rimaste solo le aziende sane. Si tratta di non mettere anche queste in condizioni difficili”. Tra le norme varate dal Governo, oltre al sequestro del camion in caso di irregolarità, è stata anche introdotta la possibilità di richiedere l’alcool test e il test di assunzione di sostanze stupefacenti al momento dell’assunzione di un autista o del conseguimento da parte di questi della patente di guida. “In previsione dell’apertura dei cantieri per il terzo valico e del Corridoio 24”,  ha detto Bartolomeo Giachino, “il settore della logistica e del trasporto è destinato a ricoprire un ruolo sempre più determinante. Con il nuovo decreto si invitano le forze dell’ordine e le prefetture, come rappresentanti del Governo, a monitorare costantemente il rispetto delle norme”. Sulle strade dell’Alessandrino è anche entrato in funzione, in via sperimentale, uno dei primi “centri mobili di revisione” che vede la presenza, insieme alle forze dell’ordine, anche degli ispettori del lavoro che potranno rilevare irregolarità contrattuali nei confronti degli autisti. In provincia, sono circa 1.200 le aziende di autotrasporti, molte delle quali di dimensioni medio grandi.

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