Ha osato dire di no a un “contratto bulgaro” e per questo un camionista è rimasto a piedi. A raccontarlo, in una lettera inviata al Corriere della sera e pubblicata on line (per leggere l’articolo cliccate qui) è Alessandro Gabanella, detto “Valanga” 31 anni, milanese di Segrate, che con il racconto della triste esperienza vissuta sulla propria pelle ha confermato quanto da tempo sta denunciando, proprio attraverso Stradafacendo.tgcom24.it, Paolo Uggè, presidente di Fai Conftrasporto. Ovvero che moltissimi lavoratori italiani stanno perdendo il lavoro per colpa di norme europee sbagliate, ma soprattutto per colpa di controlli che nessuno fa. Continua a leggere