Sul caso equo compenso, da riconoscere a “lavoratori di serie A” quali per esempio notai e avvocati, ma non a “lavoratori di serie B”, come evidentemente il Governo ritiene invece appartenenti ad altre categorie, fra cui gli autotrasportatori ai quali ha sempre “negato” il riconoscimento dei costi minimi per la sicurezza, sono intervenuti in molti. Alcuni “titolati” a farlo, altri decisamente meno. Sicuramente titolatissimo a farlo è il professor Rocco Giordano, uno dei massimi esperti in pianificazione dei trasporti urbani, regionali, nazionali, profondo conoscitore dello sviluppo di metodologie di analisi e simulazione dei sistemi di trasporto, autore di studi di fattibilità di infrastrutture di trasporto, studi economici, analisi finanziarie, regolamentazione dei settori dei trasporti, che sul diritto a un compenso equo anche per chi guida i giganti della strada ha proposto alcune importanti riflessioni in un testo inviato a stradafacendo.tgcom24.it. Riflessioni che chiamano in causa il Governo e le Authority, il ruolo e il “peso” delle associazioni di categoria e il “peso”, soffocante, della concorrenza sleale di imprese dell’Est europa. Continua a leggere