Per camionisti e autisti la crisi non è finita, dal 2014 al 2016 persi 38.700 posti di lavoro

I camionisti e gli autisti in genere restano a terra, fermi. Senza lavoro. Lo dice una ricerca della Cgia di Mestre che ha stilato un vero e proprio “borsino delle professioni” relativo al periodo 2014-2016. Un periodo, spiega la Cgia, contrassegnato “dalle novità introdotte nel mercato del lavoro sia dal jobs act sia dagli sgravi contributivi temporanei rivolti alle imprese che nel biennio 2015/2016 hanno assunto lavoratori dipendenti a tempo indeterminato”. La ricerca, che include tutti i nuovi occupati, sia subordinati sia autonomi/partite Iva, dice che le professioni che hanno registrato gli incrementi occupazionali maggiori sono gli impiegati, le segretarie, i cuochi, i camerieri, i baristi, gli agenti assicurativi e finanziari. In evidente crisi, invece, i camionisti/autisti.  Continua a leggere



Autista non viene pagato da due mesi e minaccia di sequestrare il camion

Edilizia e autotrasporto sono due facce della crisi economica che attanaglia il nostro Paese come gran parte dell’Europa. E in questa triste storia di desolazione ben si inserisce la crisi del mattone e quella di chi guida i camion. Un autista che da due mesi non veniva pagato dal suo datore di lavoro, un imprenditore edile, per i trasporti che svolgeva per l’azienda ha deciso di minacciare quest’ultimo. “O mi dai 2mila euro oppure non rivedi più il tuo camion” avrebbe detto l’autotrasportatore all’impresario.  Continua a leggere



Camionista perde il lavoro e si impicca, i carabinieri lo salvano in extremis

Da un mese e mezzo non era più al volante, non lavorava più, colpa della crisi, dei tagli che l’impresa di autotrasporto per cui prestava servizio aveva dovuto praticare per evitare il tracollo tra un aumento del gasolio e un cliente non più in grado di pagare. Così lui, un camionista di origine rumena di 50 anni, con due figlie ventenni ha pensato di farla finita. Ha annunciato le sue intenzioni alle sue ragazze e poi si è barricato in casa. Sono state le stesse figlie a dare l’allarme ai carabinieri.  Continua a leggere