Sono una delle caratteristica delle città cinesi, i cosiddetti ristoranti di strada, bracieri all’aperto che rappresentano una tappa ideale per chi vuole un pranzo o una cena al volo. Ma ben 500 barbecue di Pechino, tutti illegali, sono stati chiusi, non perché non emettevano ricevute o scontrini facendo concorrenza sleale agli altri ristoranti tradizionali, ma perché inquinavano. Le autorità della capitale, già dallo scorso mese di agosto, hanno iniziato una campagna anti-barbecue, nell’ambito di un piano più ampio promesso per ridurre lo smog che soffoca la città. Continua a leggere