Anche nel 2003, quando l’allora ministro dei Trasporti Pietro Lunardi si fece portatore dell’opportunità che su alcuni tratti autostradali la velocità potesse essere elevata a 150 chilometri orari, si scatenò il coro di tutti coloro che vedono nell’eccesso di velocità un pericolo per l’incolumità degli utenti della strada. Il “padre della patente a punti” non aveva proposto di elevare il limite in generale ma solo su alcuni tratti autostradali, ma la demonizzazione la ebbe vinta. Continua a leggere