“L’autotrasporto nel nostro Paese oggi è di fatto un settore che sta in piedi solo grazie alle politiche pubbliche, con risorse finalizzate per lo più a comprimere ulteriormente i costi del servizio per il committente. È un modello ipertrofico, basato sulla frammentazione dell’offerta, dove la competizione è fatta essenzialmente sui prezzi, e quindi sui costi, a scapito delle regolarità e della sicurezza. Un modello la cui cronica inefficenza dimensionale lo espone a un livello di concorrenza internazionale che può essere fronteggiato solo con sostanziose sovvenzioni a fondo perduto”. Ad affermarlo è stato il presidente di Fai Conftrasporto, Paolo Uggé, intervenendo a Parma alla 21ª assemblea congressuale della Fai, la federazione italiana autotrasportatori. Una situazione gravissima, quella denunciata dal presidente di Fai Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio, ma ancora curabile. Continua a leggere