È una vera e propria ondata di proteste quella che a Trieste ha travolto la decisione di destituire dall’incarico Zeno D’Agostino, presidente dell’Autorità portuale di Trieste “colpito e affondato” da una “sentenza” dell’Anac, l’associazione nazionale anti corruzione, perché “colpevole”, quando è stato designato all’Authority, “d’essere già presidente della società Trieste terminal passeggeri, di cui il porto di Trieste detiene il 40 per cento”. Un vero e proprio concentrato di malaburocrazia che ha visto praticamente tutta Trieste fare quadrato attorno al suo comandante, apprezzatissimo per il lavoro svolto negli ultimi anni. Continua a leggere