Documento unico di circolazione, ovvero la “nuova carta d’identità” del veicolo chiamata a sostituire il libretto di circolazione e il vecchio certificato di proprietà, riunendo in un unico documento tutti i dati. Una novità “partita” con i migliori presupporti ma rimasta subito in panne visto che da strumento nato per semplificare le cose si sta rivelando, almeno per ora e per quanto riguarda le immatricolazioni dei mezzi pesanti, uno “strumento di complicazione. Come conferma Alberto Baldini, segretario dell’Atc Fai (l’associazione trasportatori cremonesi che si è unita alla Federazione autotrasportatori italiani) di Cremona, dove, esordisce, “si sono riscontrati problemi, seguendo purtroppo un’abitudine purtroppo ampiamente consolidata in Italia: complicare le cose semplici. Una situazione molto complicata che a Cremona, Continua a leggere