I sindacati da anni impegnati nel combattere il dumping chiedono al Governo di fare lo stesso intervenendo immediatamente prima che il settore nazionale dei trasporti corra altri gravissimi rischi causati da nuove norme europee. A chiederlo è Walter Barbieri, responsabile del dipartimento trasporto merci e cooperazione della Uil Trasporti, che in un’audizione davanti alla commissione Lavori pubblici al Senato, nell’ambito dell’esame del Pacchetto mobilità e degli atti comunitari relativi al trasporto su strada ha denunciato come “le piccole e medie aziende di trasporto italiane si trovino spesso costrette a chiudere per la grossa influenza che stanno avendo in questi anni gli autisti dell’Est. Continua a leggere
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L’autotrasporto italiano e il ministro Delrio fermeranno le manovre pericolose dell’Europa?
Tre no (all’apertura indiscriminata ai trasporti di cabotaggio; all’estensione ai trasporti in conto proprio, della possibilità di noleggiare veicoli sopra le 6 tonnellate; alla disapplicazione delle norme sui tempi di guida e di riposo per i trasporti non commerciali senza limitazioni di massa) per fermare le liberalizzazioni incontrollate contenute nel “Pacchetto autotrasporto” tracciato dall’Unione europea. Un solo sì, invece, per ribadire la necessità anche per l’Italia d’introdurre da subito il divieto di prendere il riposo settimanale regolare nella cabina di guida di un tir. Continua a leggere
Autotrasporti in Europa, Delrio dice no alla liberalizzazione senza garanzie di sicurezza
“Non si può liberalizzare senza garanzie, occorre mettere al centro la sicurezza e i diritti dei lavoratori. La strada imboccata dall’Unione europea sull’antidumping sociale per i camionisti non soddisfa complessivamente e deve essere considerata una base sulla quale continuare a lavorare”. Non è certo una bocciatura ma neppure una promozione quella che il ministro dei Trasporti Graziano Delrio ha emesso nei confronti del lavoro svolto dalla Commissione europea in merito alle proposte di modifica della legislazione in materia di autotrasporto inseriti nel “Pacchetto stradale” con l’obiettivo di promuovere una mobilità più pulita, competitiva e connessa. Continua a leggere
Guida e riposo, camionisti distaccati, stipendi e cabotaggio: le nuove regole dove ci porteranno?
La Commissione europea ha presentato alcune proposte di modifica della legislazione europea in materia di autotrasporto. I provvedimenti fanno parte del “Pacchetto stradale” e della nuova strategia che la commissaria ai trasporti Violeta Bulc ha intrapreso per promuovere una “mobilità pulita, competitiva e connessa”. Le iniziative intendono affrontare diverse criticità che pesano sugli assetti dell’autotrasporto in Europa, a cominciare dai frequenti fenomeni di concorrenza sleale e dumping sociale. Per questo motivo le proposte intendono colmare alcuni vuoti della normativa esistente e fornire chiarimenti per una sua univoca interpretazione. In materia di tempi di guida e di riposo la Commissione propone alcune modifiche per contemperare la tutela delle condizioni sociali dei conducenti con le esigenze di flessibilità delle imprese. Continua a leggere
Mobilità pulita in Europa? Le scelte dell’Ue in realtà lasciano ancora troppe regole “sporche”
“L’Unione europea ha compiuto un passo falso in materia di dumping sociale nel trasporto su strada nel vecchio continente. Parola dei responsabili di Filt Cgil nazionale secondo i quali alcune delle nuove misure proposte dalla Commissione europea nel pacchetto ‘Mobilità pulita’ per combattere il lavoro nero, non andrebbero nella direzione giusta. “Condividiamo e rilanciamo le preoccupazioni espresse dal sindacato europeo dei Trasporti Etf con particolare riferimento all’allungamento per gli autisti del periodo di riferimento, da 2 a 4 settimane, per il calcolo del tempo di guida e di riposo che porterebbe alla concentrazione della guida nelle prime tre settimane del mese”, spiegano i responsabili di Filt. “Questa ulteriore flessibilità dei tempi di guida, concessa alle imprese, andrebbe, qualora si realizzasse, a scapito della sicurezza stradale e dei conducenti”. Continua a leggere
La Cina è più vicina? Un esperto di trasporti in missione per aprire nuove strade con l’Italia
“L’Italia deve ritrovare il suo ruolo di centro dell’Europa e del Mediterraneo con i suoi porti se non vuol perdere le enormi opportunità offerte dalla nuova via della Seta promossa dalla Cina durante il vertice di Pechino “One belt one road” dal governo di Xi Jinping, progetto che mira da qui al 2050 a realizzare un enorme network delle vie di trasporto in grado di creare una rete fittissima e articolata di infrastrutture, ferrovie, strade e linee marittime. La Silk Road Economic Belt e la Silk Maritime Road avranno gasdotti e oleodotti che metteranno in comunicazione la Cina e l’Estremo Oriente con l’intera Asia, l’Europa e il Mediterraneo. L’Italia dovrà essere pronta”. Continua a leggere
Cabotaggio, la via della liberalizzazione presa dall’Europa preoccupa i trasportatori italiani
L’Europa ha imboccato una strada verso la liberalizzazione del cabotaggio che preoccupa le imprese di autotrasporto italiane. Una preoccupazione manifestata chiaramente in una lettera che Stefano Spennati, senior advisor per la politica dei Trasporti e della Logistica della delegazione di Confcommercio a Bruxelles, ha trasmesso ai deputati italiani membri della Commissione trasporti e turismo del Parlamento europeo, sottolineando in particolare la necessità di garantire condizioni omogenee tra gli stati membri ed evidenziando il rischio, senza questa premessa, di dover assistere a un pesante impatto negativo sull’economia italiana. Ecco il testo della lettera pubblicato dal sito www.Conftrasporto.it. Continua a leggere
Uber vuol fare il lavoro del tassisti? Rispetti le loro regole. Lo dice la Corte di Giustizia europea
Uber, il colosso mondiale deciso a far prenotare i taxi grazie a una semplice App vuole svolgere lo stesso lavoro che fanno le aziende tradizionali?. Bene, allora rispetti le stesse regole e gli stessi obblighi. Non sembra fare una grinza quanto sostenuto dall’avvocato generale della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, Maciej Szpunar, che in merito a un ricorso intentato dai taxisti in Spagna, ha di fatto confermanto alla lettera quanto da tempo va chiedendo, il Ttalia, il presidente di Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio Paolo Uggè. Che da Roma, dove ha seguito “in diretta” gli sviluppi del “caso Uber spagnolo”, ha commentato come “Il pronunciamento dell’avvocato Szpunar rafforzi le nostre convinzioni”, e come di conseguenza appaia ormai chiaro a tutti che “l’attività offerta da Uber via ‘app’ viene effettuata in abuso della professione creando un regime di concorrenza sleale. Continua a leggere
Effetto Brexit, le auto costeranno 2.000 euro in più. In crescita anche i prezzi dei carburanti
Gli inglesi pagheranno le auto circa duemila euro in più. E anche i prezzi dei carburanti aumenteranno. Sono alcuni degli effetti della Brexit sul settore automotive in Gran Bretagna. Secondo un’analisi della Society of Motor Manufacturers and Traders (SMMT) riportata dal quotidiano The Telegraph, nei prossimi mesi i listini delle auto d’importazione dovrebbero crescere in media di circa 1.500 sterline (1.800 euro). Continua a leggere
Migliaia di tassisti scioperano e chiedono al Governo di imporre regole chiare a Uber
“Chiediamo al governo una regolamentazione che ci protegga contro la concorrenza di società alternative di trasporto come Uber”. Ad avanzare la stessa richiesta che da mesi in Italia viene rivolta dalle associazioni di categoria, sono stati i tassisti di Madrid e Barcellona che hanno attuato uno sciopero di protesta contro le società pronte a partire alla conquista del mercato utilizzando una semplice App sul telefonino che contente di prenotare un “passaggio”. Nella capitale spagnola i taxi si sono astenuti dal lavoro per due ore bloccando alcune vie del centro. Continua a leggere
Uggé a Bruxelles col ministro Fedeli: “Aiutiamo insieme i neodiplomati a farsi strada nel lavoro”
Il progetto “Rafforzare il rapporto tra scuola e mondo e del lavoro”, siglato da Conftrasporto con il ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca nel 2016, prosegue il suo viaggio in Europa dove ha fatto registrare un nuovo importantissimo traguardo: la presentazione, direttamente al ministro Valeria Fedeli, dei risultati fin qui ottenuti proprio grazie al protocollo che lo scorso novembre aveva visto oltre 100 studenti delle scuole superiori “percorrere”, nella sede della delegazione di Confcommercio di Bruxelles,percorsi di alternanza scuola-lavoro nella logistica Europea, incontrando tra l’altro il commissario europeo ai Trasporti Violeta Bulc e i sottosegretari di Stato Angela D’Onghia e Sandro Gozi. Continua a leggere
Il pedaggio autostradale in Germania bocciato dal Parlamento europeo: “È discriminatorio”
Con il nuovo sistema di pedaggio, che di fatto fa pagare le autostrade solo agli stranieri, la Germania viola le regole di non discriminazione dell’Unione Europea. Lo sostiene il Parlamento europeo che mercoledì ha adottato una risoluzione con 510 voti a favore e 126 contro. Per gli europarlamentari lo schema che permette ai cittadini residenti in Germania di dedurre i costi della vignetta autostradale dalla tassa sulle automobili è una discriminazione “indiretta” nei confronti degli stranieri. Continua a leggere
Aiutare i diplomati a farsi strada nel lavoro? L’idea di Conftrasporto viaggia fino a Bruxelles
La proposta di aiutare concretamente i giovani diplomati a trovare una strada nel mondo del lavoro, sostenendoli anche economicamente nel non facile (e costoso) viaggio per diventare dei professionisti nel mondo del trasporto merci e della logistica, iniziativa lanciata pochi giorni fa dal presidente nazionale di Conftrasporto Paolo Uggè al Transpotec di Verona e ribadita in una lettera aperta al ministro dei Trasporti Graziano Delrio pubblicata su Il Giornale, non solo ha fatto il giro d’Italia (suscitando moltissimi consensi soprattutto fra i giovani) ma è giunta fino a Bruxelles. Continua a leggere
Contratto europeo per l’autotrasporto, facciamolo subito o sarà troppo tardi
Dopo Italia, Francia, Austria, Belgio, Danimarca, Germania, Lussemburgo, Norvegia e Svezia anche l’Olanda è scesa in campo per ostacolare, in tema di lavoro e di cabotaggio, possibili forme di dumping sociale e di abusivismo. Il Governo dei “tulipani” ha infatti seguito l’esempio dei ministri dei Trasporti di altri nove Paesi della zona euro facendo sottoscrivere al proprio rappresentante il documento definito “Alleanza stradale” voluto dall’Europa per garantire più numerosi ed efficaci controlli nel trasporto su strada. Ma l’Olanda ha fatto anche di più, non mostrandosi certo titubante nell’assumere nuove disposizioni: una nuova legge prevede infatti che anche colui che ha richiesto il trasporto potrà essere chiamato nella corresponsabilità se il datore di lavoro non risulterà in linea con gli standard salariali dei quali i conducenti hanno diritto. Un nuovo “segnale forte” capace di far svoltare anche l’Italia? Che sia la volta buona per attendersi finalmente un mutamento di atteggiamento anche su strade e autostrade del Belpaese? Continua a leggere
Road Alliance, nove Paesi europei si alleano per controllare i Tir e fermare la concorrenza sleale
È stata chiamata “Road Alliance” per l’autotrasporto in Europa ed è il memorandum europeo che mira a promuovere una politica integrata per la tutela dei diritti sociali dei lavoratori e della sicurezza stradale nel settore. Un documento sottoscritto da nove Paesi per favorire la cooperazione per una migliore qualità dei controlli nel trasporto su strada, con particolare attenzione al cabotaggio, e combattere così il dumping sociale, che ha visto l’Italia recitare un ruolo da protagonista assoluta, come ha sottolineato a Parigi il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Simona Vicari. Continua a leggere