“Io camionista schiavo moderno con licenza di uccidere e di morire sul lavoro”. Così, egregio signor presidente del Consiglio, si autodefinisce un autotrasportatore che oggi ha inviato una lettera aperta a un lettissimo blog, stradafacendo.tgcom24.it. Provi a leggerla quella disperata richiesta di aiuto, se ha 3 minuti, egregio presidente e poi provi a dirmi se non la trova, come l’ho trovata io, agghiacciante. E da “addetto ai lavori” (sono segretario provinciale di una associazione di trasportatori, la Fai) le posso garantire che quella lettera potrebbe essere scritta tranquillamente da decine di migliaia di altri “schiavi moderni”, tutti con licenza di morire o di uccidere (o di entrambe), tutti vittime di ricatti, tutti abbandonati da uno Stato che fa finta di non vedere, che non ha soldi per far fare controlli sulle strade, nella aziende, nei capannoni dei committenti…”. Ad affermarlo è Doriano Bendotti, segretario provinciale della Fai Conftrasporto di Bergamo, che in un altro “Sos”, sempre affidato a stradafacendo.tgcom24, domanda al presidente del Consiglio: “quanti sono coloro che, come questo poveraccio disperato, sono costretti a lavorare 20 ore in 19 ore in un giorno dormendone 5?
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Camionisti schiavi moderni, sfruttati e ricattati senza che lo Stato faccia nulla
Camionisti, ovvero schiavi moderni costretti a trasformarsi in potenziali assassini e suicidi pur di avere uno stipendio, ricattati da moltissimi datori di lavoro che li obbligano a turni di lavoro massacrati sulle strade senza potersi ribellare, pena la perdita del lavoro. E tutto questo con la “complicità” di uno Stato che non sa o, peggio ancora, non vuole organizzare quei controlli sulle strade che permetterebbero di scoprire i “mandanti” , di garantire sicurezza sulle strade, di tutelare le imprese oneste e smascherare la concorrenza sleale o, meglio, fuorilegge. Tutto questo, e altro ancora, è raccontato da una vittima di questa incredibile realtà che ogni giorno va in scena sotto gli occhi di tutti (tranne di chi, alla guida del Paese, non vuole vedere): un camionista che ha affidato il suo disperato grido d’allarme alla redazione di stradafacendo. Ecco il suo racconto. Continua a leggere
Sleep Stop, un pisolino può salvare la vita. Al via la campagna contro i colpi di sonno
Il sonno al volante è causa del 22 per cento di tutti gli incidenti stradali: oltre 40mila sinistri l’anno solo in Italia, quasi 240mila nell’intera Unione Europea. Incidenti spesso molto gravi, con un rischio di mortalità più che doppio rispetto a quelli determinati da altre cause. Per informare gli automobilisti sui pericoli della sonnolenza al volante, l’Aci ha presentato a Monza, in occasione del Gran Premio d’Italia di Formula1, la campagna “Sleep Stop” che evidenzia i benefici di una breve pausa di sonno durante i lunghi tragitti in auto e sollecita gli italiani a prendere maggiore coscienza delle proprie capacità psico-fisiche alla guida. Continua a leggere
Costi minimi per la sicurezza dei trasporti: dopo la sentenza europea cosa accadrà?
Dopo la sentenza della Corte di giustizia europea, secondo la quale i costi minimi di esercizio determinati dall’Osservatorio dell’autotrasporto non sono compatibili con le norme del trattato dell’Unione europea sulla concorrenza, le norme volute dal Parlamento italiano in materia che fine faranno? È questa la domanda che circola tra gli operatori della categoria. Sono da ritenersi eliminate, come sostiene qualcuno, oppure restano in vigore, considerato che la Corte si è pronunciata su una fattispecie che ormai non esiste più? Già, perché l’Osservatorio della Consulta generale dell’autotrasporto e della logistica ha determinato i costi fino al 2012, quando l’incarico è stato assegnato al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, al quale la Corte europea non fa il minimo accenno e per il quale esiste invece, principio già riconosciuto, la possibilità di derogare, per motivi d’interesse pubblico, alle norme sulla concorrenza. Continua a leggere
Costi minimi per i trasporti, la committenza farebbe bene a rileggere la sentenza…
La sentenza emessa dalla Corte di giustizia europea in materia di costi minimi non rappresenta affatto un pronunciamento negativo per le ragioni degli autotrasportatori come invece sostenuto in diversi comunicati diffusi dalla committenza. Ad affermarlo è l’avvocato Ivan Di Costa che in un intervento pubblicato sul sito www.conftrasporto.it sottolinea, tra l’altro, come “resti salvo il diritto degli autotrasportatori a ottenere il differenziale sul costo minimo in riferimento alle tabelle pubblicate dal Ministero dal luglio 2012 in avanti, sulla cui legittimità nessuna contestazione può essere, pertanto, formulata” e come la sentenza “confermi la correttezza e la bontà del principio secondo cui la sicurezza stradale è un obiettivo d’indubbia preminenza nella gerarchia dei valori comunitari, il quale può da solo giustificare una compressione della libertà contrattuale delle parti”. Ecco il testo integrale. Continua a leggere
Crash test più severi, le 5 stelle EuroNcap assegnate solamente a una Mercedes
Sul tema della sicurezza stradale i passi da fare non sono mai abbastanza. Così alle auto si chiede sempre di più. Lo dimostra la nuova serie di test di EuroNcap che ha recentemente preso in esame cinque modelli. Solamente uno di questi ha ottenuto le 5 stelle. “Colpa” dei nuovi e più severi criteri di valutazione introdotti nel 2014. Dei cinque modelli testati in questa sessione solo la Mercedes-Benz Gla ha ottenuto le 5 stelle. La Toyota Aygo e la Renault Twingo si sono fermate a 4, mentre 3 stelle sono state assegnate alla Citroen Berlingo e alla Nissan e-NV200 Evalia. Continua a leggere
Contromano in autostrada, si sperimenta un radar che “ferma” le auto
La sicurezza stradale chiede aiuto alla tecnologia. Per fermare le auto che viaggiano contromano, in Svizzera si sperimenta un nuovo sistema radar ideato proprio per impedere che gli automobilisti imbocchino l’autostrada contromano. Il fenomeno delle auto contromano è diffuso in tutto il mondo. Anche in Italia, dove nel primo semestre del 2014 sono stati registrati dall’Asaps ben 170 episodi significativi. Continua a leggere
Costi minimi per il trasporto: la sentenza della Corte Europea non risolve il caso
I costi minimi di esercizio determinati dall’Osservatorio dell’autotrasporto non sono compatibili con le norme del trattato dell’Unione europea sulla concorrenza. Ad affermarlo sono stati i giudici della Corte di Giustizia dell’Unione europea che con la sentenza emessa il 4 settembre 2014 indirizzata al Tribunale amministrativo del Lazio (che aveva sollevato specifica pregiudiziale in merito) hanno stabilito che “l’articolo 101 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in combinato disposto con l’articolo 4, paragrafo 3, deve essere interpretato nel senso che osta a una normativa nazionale, quale quella controversa nei procedimenti principali, in forza della quale il prezzo dei servizi di autotrasporto delle merci per conto di terzi non può essere inferiore a costi minimi d’esercizio determinati da un organismo composto principalmente da rappresentanti degli operatori economici interessati.” Continua a leggere
Partenze intelligenti? Ecco il decalogo che vi aiuta a viaggiare in sicurezza
L’obiettivo è evitare le code. La sveglia suona a notte fonda, si sale in macchina di corsa e si prende l’autostrada, si viaggia per ore con poche soste – brevissime – e si beve tanto caffè. Ma le partenze intelligenti in realtà sono altre. Sono quelle che permettono di viaggiare in sicurezza, stabilendo l’orario di partenza in base alle migliori condizioni psicofisiche e non al traffico. Lo sostiene l’Osservatorio Sanpellegrino che ha stilato il decalogo delle partenze intelligenti con alcuni utili consigli per viaggiare in sicurezza. Eccolo. Continua a leggere
Selfie in auto, allarme della Polizia: “Attenti, è come guidare al buio”
“Giocare con i cellulari al volante è pericoloso. Pericolosissimo. A 130 all’ora, nel tempo in cui si digita mezzo nome sullo schermo si percorrono cento metri al buio. E questo per un normale sms: figuriamoci per un selfie, che richiede una posizione e una concentrazione particolari”. Lo dice Roberto Sgalla, capo della direzione della direzione centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti speciali della Polizia di Stato che in un’intervista a Repubblica lancia l’allarme sugli scatti mentre si guida. Continua a leggere
Mangiano troppo e guidano senza aver riposato: italiani pericolosi al volante
C’è chi si mette al volante anche se non è in piena forma, chi lo fa senza aver riposato, chi mangia a dismisura oppure digiuna e c’è chi viaggia senza avere in auto dell’acqua da bere. Quando si tratta di mettersi in viaggio, gli italiani si dimenticano delle normali raccomandazioni e mettono a rischio la propria sicurezza e quella degli altri. L’allarme arriva da medici, nutrizionisti e dietologi. Continua a leggere
I tagli alla spesa pubblica non spegneranno le luci sulle strade, le abbasseranno solo
Revisioni false? Il ministero cambia le regole e si affida a una nuova tecnologia
Cambiano le regole per le revisioni delle auto. Con la tecnologia che aiuta la sicurezza stradale cercando di smascherare abusi che mettono a rischio la vita delle persone. “A un anno dall’incidente dell’autobus che costò la vita a 40 persone, e la cui revisione risultò falsa”, spiega il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, cambiano le regole con la tecnologia applicata alla verifica remota dell’esito della revisione, con la vigilanza remota sull’attività delle officine di revisione (veicoli “leggeri”) e con l’evoluzione e l’estensione del sistema informatico MCTCNet (MCTCNet2). Continua a leggere
Impediamo a chi beve e si droga di guidare. Solo così salveremo delle vite
Eccesso di velocità, guida in condizioni alterate, distrazione. Tutti fattori comportamentali che, tutti gli anni, puntualmente fanno registrare incidenti le cui cause sono sempre legate al “fattore umano”. Per mettere un freno a tutto questo il Parlamento sembra deciso a istituire il nuovo reato di omicidio stradale, notizia che farà stappare fiumi di champagne negli studi legali che potranno così contare su nuove cause lunghissime. Così come lungo e irto si ostacoli si preannuncia il percorso del nuovo provvedimento, considerato che non sarà semplice attribuire tale fattispecie. Il reato di omicidio stradale, sarà previsto solo per chi dovesse risultare “gravemente alterato” da droga o alcol? Oppure l’accusa scatterà anche nel caso in cui l’auto che dovesse investire e uccidere una persona dovesse risultare avere le gomme lisce, oppure non avesse fatto la revisione? O se il conducente stava parlando al telefonino? O se aveva superato i limiti di velocità o sorpassato la linea continua? Continua a leggere
Più pirati della strada e delinquenti in circolazione ? I controlli saranno meno
Su strade e autostrade, nelle vie delle città ci sono sempre più pirati dell’asfalto (automobilisti ubriachi o drogati, semplici imbecilli del volante) ma anche più ladri e rapinatori in circolazione e ci sono pochi controlli sui mezzi in circolazione e su quanto avviene più in generale nelle strade? Beh, rassegnamoci, perché in futuro potrebbero essercene ancora meno, con pattuglie della Polizia e posti di blocco che diventeranno una vera rarità. Colpa dei tagli al dipartimento di pubblica sicurezza che, denunciano i rappresentanti sindacali di Cgil e Silp, si aggirano sui 300 milioni di euro all’anno in media, e questo dal 2009 ad oggi. “Sempre di meno, più vecchi e peggio pagati: è questo lo stato degli operatori di polizia italiani” denuncia Daniele Tissone, segretario del Silp, sottolineando come “da anni si assista a una costante emorragia di personale, mezzi e risorse con 350 poliziotti in pensione o riformati ogni anno e blocco del turn over al 55 per cento, senza dimenticare il perdurante blocco del tetto stipendi. Continua a leggere