Solo il 4,2 per cento dei mezzi pesanti in circolazione è dotato dei più avanzati sistemi di sicurezza obbligatori da novembre 2015 e in particolare dell’Aebs (dispositivo avanzato di frenata di emergenza) e dell’Ldw (sistema di avviso di deviazione dalla corsia). A confermare che su autostrade e strade italiane viaggiano troppe bombe a orologeria, pronte a esplodere esattamente come avvenuto sulla tangenziale di Bologna, con “un’età media dei mezzi di 11,3 anni”, è Franco Fenoglio, presidente della Sezione veicoli industriali di Unrae, l’associazione delle Case automobilistiche estere in Italia. Continua a leggere
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Obbligatorio sui camion il sistema che riconosce gli ostacoli, in 45mila firmano per il sì
L’obiettivo è raccogliere 50mila firme e il traguardo è vicinissimo visto che a sottoscrivere la petizione sono già stati in quasi 45mila. Quarantacinquemila cittadini che hanno deciso di sostenere su change.org (la piattaforma che invita ognuno di noi a lanciare o a sottoscrivere una petizione per cambiare ciò che non va), l’appello diretto ai rappresentanti del Consiglio europeo, a quelli dell’Unione Europea e al ministro alle Infrastrutture e ai trasporti Danilo Toninelli per far “applicare un sistema, ora facilmente installabile, sui camion o autotreni che riconoscesse automaticamente gli ostacoli che precedono l’autotreno e che un autista, o per distrazione o per stanchezza, non rilevasse in tempo”. Continua a leggere
Due strutture portanti del ponte si abbassano. Transito vietato ai camion e auto a 30 all’ora
“Segni di abbassamento di due strutture portanti che sorreggono le arcate”: per questo motivo i responsabili dell’Anas, dopo aver fatto eseguire un controllo a quelle che vengono chiamate pile, hanno vietato il passaggio sul ponte Allaro della strada statale 106 Jonica, in provincia di Catanzaro, ai mezzi pesanti con peso superiore alle 7,5 tonnellate, fissato per gli altri mezzi il limite di velocità a 30 chilometri orari. Continua a leggere
Distratto alla guida: arrestato l’autista bulgaro che ha provocato la morte di padre e figlio
È stato arrestato con l’accusa di omicidio colposo plurimo il camionista che il 29 agosto 2018 ha causato l’incidente sull’Autosole nel quale hanno perso la vita padre e figlio. L’autista, un bulgaro di 59 anni al volante di un camion carico di pasta, stava viaggiando in direzione nord, quando tra Orvieto e Fabro, il camion è sbandato agganciando col semirimorchio un’autovettura che lo stava sorpassando facendola finire contro il guardrail. Dopo il violento urto, i due mezzi hanno preso fuoco, uccidendo l’uomo che era al volante dell’auto,un padre di famiglia di 33 anni, e suo figlio di 10 anni, mentre la moglie è riuscita a uscire in tempo dalla macchina, grazie all’aiuto di una pattuglia della Polstrada che stava sopraggiungendo. Continua a leggere
C’è chi da 13 anni non ascolta gli allarmi per possibili crolli di ponti: ora pagherà?
“Da qualche anno, per diminuire l’incidenza del costo del trasporto si consente che automezzi che portano 108 tonnellate circolino sulle strade nonostante le norme del Codice della strada dispongano in modo diverso. L’assurdo è che dal 2005 pende un ricorso presso un Tar che fino a oggi non si è pronunciato sulla legittimità di tale interpretazione. Eppure esistono relazioni tecniche attestanti i danni che tali mezzi potrebbero causare. Nessuno però interviene. Che ci sia qualche interesse particolare da difendere? Continua a leggere
Il Governo non ferma i maxi tir che sfondano i ponti. E che rischiano addirittura di aumentare
“Siamo ancora in attesa di un provvedimento urgente del Governo che impedisca il trasporto eccezionale a quei carichi di merce che eccezionali non sono, e che però viaggiano con 108 tonnellate di peso sui ponti delle nostre reti stradali. Vogliamo aspettare il prossimo crollo?”. È una battaglia che è deciso a combattere fino in fondo, continuando a riproporre il reale pericolo all’attenzione del Governo (in modo che un domani nessuno possa dire “non sapevo” e, magari, possa essere trascinato in un’aula di tribunale per non essere intervenuto?) Paolo Uggè, vicepresidente di Confcommercio, alla guida di Fai-Conftrasporto (la federazione nazionale degli autotrasportatori) che dopo aver lanciato l’allarme sui maxi tir che rischiano di sfondare i ponti immediatamente dopo la tragedia del cavalcavia Morandi a Genova, torna alla carica. Continua a leggere
Toninelli? Se vuole può fermare subito i falsi carichi eccezionali che sfondano i ponti
“In Italia c’è una norma nata per limitare ai soli pezzi indivisibili il trasporto eccezionale ma che è stata poi resa “elastica” al punto da consentire ai Tir di viaggiare a un peso di 108 tonnellate anche con carichi divisibili. Il ministro alle Infrastrutture e ai trasporti Danilo Toninelli può facilmente intervenire con un decreto che cancelli l’interpretazione elastica della norma sui trasporti eccezionali. Un intervento determinante per la sicurezza, dato che, come riportano molti quotidiani, il 60 per cento dei ponti gestiti da Anas in Italia è a rischio”. Continua a leggere
Salvini votò il rinnovo della concessione ad Autostrade. “L’errore è di chi non ha vigilato”
Fra chi nel 2008 votò a favore del rinnovo delle concessione ad Autostrade figura anche Il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che oggi parla di un “errore” e punta l’indice accusatorio contro chi avrebbe dovuto vigilare e contro chi “ha governato per anni e anni” e oggi farebbe bene a rispettare un “silenzio opportuno”ì. “Ricordo che io e miei colleghi e amici abbiamo giurato il primo giugno e oggi è 20 agosto: giusto che rispondiamo su quel che abbiamo fatto e non fatto, ma che qualsiasi cosa sia accaduta al mondo sia colpa del Governo Conte Salvini Di Maio….”, ha aggiunto Matteo Salvini sottolineando di non essere responsabile di ciò che è stato fatto prima dell’insediamento del governo Conte. Continua a leggere
Strade e ponti sicuri, le richieste al Governo viaggiano anche su Radio Vaticana
“In Italia si è portata avanti per anni una politica che non ha realizzato le infrastrutturazioni delle quali il Paese avrebbe avuto bisogno e oggi poi l’attuale governo tenta addirittura di bloccare le scelte effettuate”. A rilanciare la necessità per il Paese di dotarsi di strade, autostrade, ma anche di ferrovie e porti efficienti, per far viaggiare le merci e assicurare competitività è stato il vicepresidente nazionale di Conftrasporto e Confcommercio Paolo Uggé che ai microfoni di Radio Vaticana, intervistato da Giordano Contu, ha sottolineato come il Paese abbia necessità di infrastrutture adeguate, in particolar modo “sulle tratte che portano verso l’uscita del Paese perché le merci devono arrivare nel minor tempo possibile se non vogliamo che perdano competitività”. Continua a leggere
Perché prima non cadevano tutti questi ponti? L’usura c’entra, i tir sovraccarichi ancora di più
“Come mai prima non cadevano tutti questi ponti? Forse c’è una motivazione e va ricercata, più che nell’usura, sicuramente nella norma che ha consentito di far circolare tir con 108 tonnellate di merci quando magari si poteva evitare di fare un favore alla committenza che voleva risparmiare sui trasporti”. A tornare a denunciare una verità sulla quale da anni chi governa il Paese chiude sistematicamente gli occhi, è stato il vicepresidente di Conftrasporto Paolo Uggé che ai microfoni di Radio 24, parlando del crollo del viadotto di Genova ma anche di altri avvenuti recentemente, ha affermato come “non ci sia alcun dubbio sul fatto che il fattore peso, soprattutto se i tir stanno a lungo fermi incolonnati, ha un impatto sulla struttura preoccupante. Continua a leggere
Fermiamo i maxi tir che “sfondano i ponti” per far viaggiare solo quelli più leggeri?
“In attesa che avvenga un “miracolo” che possa garantire la manutenzione di ponti e strade, resta solo una cosa da fare: proibire il transito a Tir da 100 tonnellate… Soluzione drastica, che non piacerà certo a chi in questi decenni ha investito nei maxi tir (senza porsi la domanda se fossero pericolosi, perché anche a loro interessava solo guadagnare?), ma di fronte alle emergenze occorre saper intervenire. Come diceva un bravissimo chirurgo: di fronte a un cancro non puoi usare l’aspirina, devi tagliare e ripulire… “Il commento inviato a stradafacendo per trovare una possibile strada per prevenire eventuali nuove tragedie come quella del viadotto Morandi a Genova è davvero perseguibile? Continua a leggere
Quattro cavalcavia a rischio Il Lombardia. La perizia di un anno fa svelata solo oggi
Quattro viadotti che passano sulla superstrada Milano-Meda sono a rischio e dovranno essere chiusi. A rivelarlo è il Corriere della Sera rivelando le conclusioni di una perizia, effettuata circa un anno fa ma tenuta finora “segreta”, commissionata dalla Provincia Monza Brianza all’ingegner Giuseppe Giunta, che ha giudicato il ponte 14 all’altezza di via San Benedetto a Cesano Maderno, il ponte 12 all’altezza di via Alessandro Manzoni, sempre a Cesano Maderno, il ponte 10 all’altezza di via Maestri del Lavoro a Bovisio Masciago e lo svincolo 26 non sicuri. Continua a leggere
Un camionista: “Ho sentito tremare il viadotto del Belice sulla superstrada per Agrigento”
“In Sicilia il viadotto del Belice sulla superstrada che va verso Agrigento, è traballante quando ci passano mezzi pesanti… Provato personalmente, da brividi”. A scriverlo alla redazione di stradafacendo.tgcom24.it è Giovanni, che invita a fare “urgentemente controlli a tappeto su tutti i ponti e viadotti, mettendo a lavorare gente competente e alternando intanto la circolazione o chiudendola su quelli a rischio maggiore…”. Se siete stati testimoni di pericoli che avete incontrato lungo strade e autostrade, magari proprio attraversando dei ponti, potete segnalarlo lasciando un commento qui sotto.
Viadotto crollato: per Autostrade per l’Italia multe per 150 milioni e concessioni cancellate?
“Autostrade per l’Italia deve pagare tutto, ci saranno multe per 150 milioni di euro e verranno revocati i contratti per le concessioni”. È durissimo l’attacco sferrato dal Governo, per voce del ministro ai Trasporti Danilo Toninelli e del vicepremier Luigi Di Maio, ai vertici della Società per azioni (del gruppo Atlantia, che detiene il 100 per cento del capitale e vede come principale azionista la famiglia Benetton) responsabile del viadotto di Genova crollato provocando 39 vittime. “Autostrade per l’Italia è stata coperta politicamente da governi precedenti, ma noi non faremo da palo a chi non fa la manutenzione dei ponti”, hanno denunciato i due esponenti del Movimento 5 Stelle sottolineando anche come “Autostrade abbia la sede finanziaria in Lussemburgo, quindi non paghi neppure le tasse”. Continua a leggere
Tir in attesa per ore sui piazzali dei committenti: anche per questo succedono le tragedie
Più controlli, anche anche sui committenti, che sempre più spesso non rispettano una legge dello Stato italiano che impone di effettuare i carichi e gli scarichi dei camion nel tempo massimo nelle due ore previste, senza far aspettare per mezze giornate o anche più gli autisti sul piazzale, col rischio che quando finalmente esce dei cancelli e inizia il viaggio si trovi in condizioni psico fisiche non certo ottimali, moltiplicando il pericolo di un colpo di sonno, di un malore, di un incedente. A chiederlo, in un documento è il presidente della fai Di Brescia, Sergio Piardi in un comunicato stampa. Ecco il testo. “I tragici incidenti verificatosi a Bologna, a Padova e a Foggia, ci colpiscono e ci portano a riflettere su punti importanti che, come associazione di imprese dell’autotrasporto, vorremmo porre in risalto. Continua a leggere