Alberto Galassi: “La nautica italiana vola a velocità supersonica fuori dalla pandemia”

C’è un’enorme differenza fra la velocità a cui può viaggiare un’imbarcazione sull’acqua e quella di un aereo in volo. In compenso l’industria nautica può raggiungere velocità supersoniche. Parola di  Alberto Galassi, amministratore delegato di Ferretti Group, che dai padiglioni del Salone nautico di Venezia, visitabile fino al prossimo 6 giugno, ha confermato come la ripresa della cantieristica made in Italy non sia più solo un sogno ma una splendida realtà. “La nautica sta volando supersonica fuori dalla pandemia. Mai visto risultati del genere. Credo che quest’anno la nostra semestrale sbalordirà e farà parlare molto“, ha affermato l’avvocato chiamato a timonare Ferretti Group, in un’intervista rilasciata a Liguria Nautica. Continua a leggere



Le gomme della tua auto gonfiate come quelle della F1? Oggi si può, con questa miscela di gas

Meglio cambiare aria: un modo di dire comunemente usato per invitare qualcuno ad allontanarsi da una situazione che potrebbe diventare pericolosa, ma anche, soprattutto in passato, utilizzato dai medici per convincere i propri pazienti, con problemi respiratori, a raggiungere località con un clima, e dunque un’aria, più salubre. Se a pronunciare la frase sono invece i responsabili di Secur Pneus (ma anche gommisti o benzinai) i destinatari dell’invito non possono che essere automobilisti, motociclisti o camionisti, e il consiglio è invece a cambiare un’aria ben precisa: quella usata per gonfiare i propri pneumatici. Gonfiandoli con miscele di gas ad alte prestazioni. Continua a leggere



Emanuele Remondini, il “cavaliere saggio” al servizio dei trasporti e della logistica

Da tempo fa parte del gruppo dei “30 saggi” del Think tank, il gruppo di esperti impegnato nell’analisi delle politiche  pubbliche  per il rilancio della città di Genova nominati dal sindaco Marco Bucci. Da oggi Emanuele Remondini  fa parte anche dei Cavalieri del lavoro nominati dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella che lo ha inserito nell’elenco degli ultimi (in ordine di tempo) nominati per il rilevante  contributo che ha saputo fornire  allo sviluppo dell’intermodalità nei trasporti e nella logistica. Un riconoscimento, quello attribuito all’imprenditore genovese (entrato 21enne come impiegato nella  Marceviaggi, società di trasporti specialistici fondata dal padre nel 1934, e da 40 anni alla guida delle aziende di famiglia, Continua a leggere



Laurea magistrale in mobility engineering, Scania è ancora “copilota” del Politecnico

Per guidare il cambiamento verso un futuro sostenibile è possibile percorrere diverse strade. Per esempio mettersi al volante di un progetto. Oppure decidere di affiancare che ha saputo far partire una nuova iniziativa, facendo da “copilota”. Come hanno deciso di fare i responsabili di Scania che per il secondo anno consecutivo hanno deciso di supportare il corso di laurea magistrale in Mobility engineering (#LMMobilityEngineering) del Politecnico di Milano confermando la scelta, come si legge in un comunicato, di “lavorare a stretto contatto con tutti coloro che operano nell’ecosistema del trasporto., a partire proprio dal mondo accademico che “rappresenta un interlocutore prezioso con cui collaborare per accelerare la transizione verso una mobilità sostenibile e sicura”. Continua a leggere



La polizza assicurativa? Per molti può attendere. Ma pagarla in ritardo potrebbe essere un rischio

La polizza assicurativa dell’auto per gli italiani è come il paradiso del celebre film  di Warren Beatty: può attendere. Così almeno la pensano moltissimi assicurati, come evidenzia uno studio realizzato da Facile.it che ha analizzato un campione di quasi 340mila contratti di rinnovo proprio per scoprire quanto sono puntuali gli italiani nel rinnovare l’assicurazione dell’auto. Una puntualità che lascia molto a desiderare considerato che in media gli automobilisti rinnovano la polizza RC auto tre giorni prima della scadenza di quella vecchia, uno su quattro lo fa solo dopo che questa è già scaduta, Continua a leggere



I camionisti ora pagano anche per l’incapacità dello Stato di gestire gli immigrati clandestini

“Mettere un vigilante per controllo noooo…  Cosa dobbiamo ancora subire?”. “Cavoli che soluzione, complimenti… Fanno più danni questi  signori che dovrebbero saper prendere delle soluzioni intelligenti che i migranti….”. “Bravi, invece di controllare chiudete il parcheggio agli autisti: belin, ma chi è il genio che l’ha studiata?”. “Ma la polizia a cosa serve?”. La polizia stradale non può sorvegliare?… Ah, no…. Loro sono impegnati a fare i verbali”.. Sono solo alcuni esempi dei commenti postati dai lettori per commentare la notizia pubblicata da Prima la Riviera, organo d’informazione ligure,  per denunciare la presenza, ormai da tempo, di  barriere jersey  nell’area di servizio di Bordighera Nord, in direzione del confine di Stato “per impedire ai mezzi pesanti di parcheggiare e ai migranti di introdurvisi clandestinamente nella speranza di raggiungere la Francia, come più volte accaduto in passato”. Continua a leggere



Camion elettrici per la raccolta rifiuti: “Per pulire le vie ma anche l’aria. Da smog e rumori”

Il servizio di  raccolta de rifiuti in un futuro molto prossimo non “ripulirà” solo le vie dall’immondizia ma anche l’aria dalle polveri e perfino dai rumori che, spesso, svegliano gli inquilini delle abitazioni vicine. Accadrà a  Copenaghen, città che si è posta un obiettivo ambientale decisamente ambizioso: arrivare ad avere  emissioni zero addirittura  entro il 2025. Un obiettivo da raggiungere anche attraverso l’introduzione di nuovi veicoli elettrici per la raccolta rifiuti  con i primi mezzi destinati a  entrare  in servizio già a partire dal prossimo anno e una flotta di  almeno 100 mezzi  operativi entro il 2025. Continua a leggere



Mercato dell’auto a picco. E sulle nostre strade circolano auto sempre più vecchie e pericolose

Mai così in basso da 20 anni a questa parte. A ”toccare il fondo” è stato il mercato dell’auto che nel 2020 ha letteralmente visto crollare immatricolazioni, spesa e gettito fiscale. Un crollo, causato dall’emergenza Covid-19, che nei mesi di marzo e aprile dell’anno scorso ha addirittura registrato un meno 80 per cento nelle vendite, e che a fine anno ha visto un saldo negativo nelle nuove iscrizioni di veicoli di 500mila autovetture. A fotografare il “disastro auto” sono i dati dell’ultimo Annuario statistico redatto dall’Aci, che evidenzia anche come nel 2020, per usare l’auto gli italiani hanno speso poco più di 124 miliardi di euro, ovvero 30,7 miliardi di euro in meno rispetto al 2019, tagliando, drasticamente le spese per il carburante (meno 25,6 per cento) e per la manutenzione e riparazione (meno 17,3per cento). Un bilancio pesantemente in rosso Continua a leggere



Il linguaggio delle spedizioni e della logistica spiegato dal dizionario del trasportese

Il “trasportese”, ovvero la lingua parlata da chi si occupa di spedizioni e logistica. Una lingua che da oggi ha un suo mini vocabolario con tutti i termini da conoscere: dalla b di bancale alla s di sagoma, con tanto di disegni che aiutano meglio a comprendere, soprattutto le possibili diverse realizzazioni, come per esempio i diversi “allestimenti” con cui può essere preparato un pallet o le sei “versioni” di una sagoma. A censire i termini, sia italiani, sia, sempre più spesso, inglesi (come display, pallet, shipper) che vengono utilizzati nel mondo della logistica per individuare e identificare le diverse unità di carico usate per il trasporto delle merci sono stati i responsabili di GS1 Italy (“quelli del codice a barre, il linguaggio globale per la trasformazione digitale”, come viene  “presentata” sul proprio sito l‘organizzazione non profit che sviluppa gli standard più utilizzati al mondo per la comunicazione tra imprese, con 35 mila aziende italiane riunite da GS1 Italy)

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Conftrasporto: “Di sicurezza dobbiamo occuparci prima che accadano le tragedie, non dopo”

Si scrive sicurezza, si legge prevenzione. Perché è solo prevenendo, facendo un’adeguata manutenzione e severi controlli, che si possono evitare tragedie come quella del ponte Morandi a Genova o, ultima in ordine di tempo, quella delle funivia di Stresa. Perché senza prevenzione e controlli l’Italia continuerà a piangere vittime innocenti che avrebbe potuto salvare, salvo poi invocare la “sicurezza”all’indomani di ogni nuova strage. Ad affermarlo, sottolineando che “Sicurezza non è un principio invocabile a posteriori”, è Paolo Uggè, presidente di Fai Conftrasporto, che ha fatto proprie le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “‘La vita dipenda dalle norme di sicurezza”. Continua a leggere



Funivia precipitata, sei mesi fa era stata fatta una simulazione di rottura della fune traente

I tecnici la chiamano la “prova dei finti tagli”, un test che simula la rottura della fune traente e la conseguente attivazione del freno d’emergenza. Una prova che sulla funivia precipitata nel vuoto a Stresa, uccidendo 14persone salite a bordo per raggiungere la vetta del monte Mottarone, era stata effettuata il 1° dicembre scorso, su entrambe le vetture. A confermare il test, di particolare importanza considerato che proprio al mancato funzionamento del freno d’emergenza si deve il tragico incidente, emerge dai documenti in possesso della società Leitner che in relazione alla tragedia avvenuta domenica sull’impianto Stresa-Mottarone ha deciso di rendere noto l’elenco dei controlli e delle manutenzioni portate a termine negli ultimi mesi Continua a leggere



Dormo bene, guido meglio: camionisti e autisti di pullman possono dire stop al colpo di sonno

Il colpo di sonno al volante è la causa, diretta o indiretta, del 22 per cento degli incidenti stradali, il 12 per cento dei quali mortali, con un costo sociale che si aggira attorno ai 900 milioni di euro all’anno. Lo hanno calcolato i responsabili del ministero dei Trasporti confermando, numeri alla mano, l’estrema pericolosità di chiudere, anche solo pochi istanti, le palpebre, vinti dalla stanchezza. Un pericolo altissimo, quello d’essere vittime di un colpo di sonno che spesso è causato da una vera e propria malattia: l’Osas, sindrome delle apnee ostruttive del sonno, una patologia cronica molto diffusa caratterizzata da ripetute interruzioni dell’attività respiratoria durante il sonno determinate da un’ostruzione delle alte vie respiratorie che può essere causa di disturbi severi e malattie importanti come l’ictus, il diabete, l’infarto e, da recenti studi, anche la demenza senile. Una”malattia” tanto subdola quanto pericolosa, Continua a leggere



“Tragedie come quella del Ponte Morandi e della funivia di Stresa non avvengono per caso”

“Penso che la tragedia di Stresa, come la nostra, non sia un caso”. Ad affermarlo è stata Egle Possetti, presidente del comitato Ricordo Vittime ponte Morandi, commentando il tragico incidente alla funivia tra Stresa e il monte Mottarone, costata la vita a 14 persone.al termine di un incontro a Genova con i parlamentari liguri per illustrare la proposta di legge elaborata dal comitato a favore delle famiglie delle vittime di disastri dovuti all’incuria. Continua a leggere



Chi viaggia muore. Sempre più spesso per colpa di manutenzioni e controlli che non ci sono

Dalle  ferrovie ai  ponti, alle gallerie, alle funivie:  se è vero che più indizi fanno una prova, le tragedie avvenute negli ultimi anni, dai disastri ferroviari (ultimi in ordine di tempo quelli del 2016 sulla linea Bari-Barletta con 23 vittime e una cinquantina i feriti e quello di Pioltello, alle porte di Milano, del 2018 costato la vita a tre passeggeri e il ferimento di oltre cento) a quelli su strade e autostrade (con  i crolli dei   cavalcavia di Annone Brianza, nel lecchese nel 2016, con una vittima  e quello  Ponte di Genova  nell’agosto 2018 che ha causato una vera strage, con 43 vittime)  fino alla funivia di Stresa precipitata nel vuoto domenica uccidendo 14 persone, rappresentano la prova più inconfutabile (e drammatica) che qualcosa nella manutenzione delle infrastrutture non va, che per colpa dichi, al governo del Paese, non sa evidentemente garantire  la manutenzione, e dunque la sicurezza,  c’è chi continua a morire. Una prova schiacciante dell’incapacità della politica di fare prevenzione Continua a leggere



Camionisti trattati come bestie: una “carta” vuole difenderli. Ma senza controlli è carta straccia

Camionisti trattati come animali pericolosi  dai committenti che in moltissimi casi, durante l’emergenza Covid -19  hanno vietato loro l’accesso ai distributori di caffè e snack, e perfino l’accesso al bagno per fare i propri bisogni, per lavarsi le mani…. Sono state migliaia le denunce fatte dai conducenti nei mesi scorsi, destinate spesso a cadere nel vuoto, a provocare qualche commento “di circostanza” da parte delle istituzioni, ma nulla di più.  Esempi di   autentica inciviltà, nei confronti per di più di una categoria che con il propri lavoro (e in alcuni casi con il proprio sacrificio) ha impedito al Paese di subire conseguenze  sanitarie oltre che economiche ben più devastanti, che ora tre organizzazioni internazionali che rappresentano i lavoratori dei trasporti, Continua a leggere