“L’Italia ha bisogno innanzitutto di investimenti infrastrutturarli, per sanare carenze che pesano moltissimo sugli scambi commerciali e sul turismo e che, piu’ in generale, fanno perdere al nostro Paese 34 miliardi di euro di Pil all’anno. E quindi sì alle infrastrutture, sì alla Tav”. Lo ha detto il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, intervenendo alla Mobility Conference Exhibition ad Assolombarda. Continua a leggere
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Strana Italia: perde risorse “sicure” in Europa per la Tav per cercarne di “rischiose” in Cina…
“Rischiamo di perdere risorse europee per la Tav ma andiamo a cercarne in Cina per altre opere. È paradossale ed è altrettanto assurdo che, mentre l’Unione europea sta mettendo in discussione l’assetto della portualità italiana rispetto al complesso tema degli aiuti di Stato, si impedisca a una nazione di investire nelle proprie infrastrutture consentendo invece di farlo a un’altra nazione”. Ad affermarlo è il presidente di Federlogistica-Conftrasporto Luigi Merlo, che rispondendo agli strenui sostenitori dell’adesione ‘tout court’ dell’Italia al progetto per la Via della seta ha aggiunto anche che “ giustificare il teorico traffico marittimo crescente da e per il Far Est per motivare l’adesione dell’Italia alla Via della Seta è una pericolosissima semplificazione, a tratti una vera e propria mistificazione. Continua a leggere
Brennero sempre più vietato ai Tir italiani. Conftrasporto: “Il Governo non può stare zitto”
L’Austria ha deciso ridurre ulteriormente nel 2° semestre 2019 il “dosaggio” dei Tir al Brennero? L’Italia non può stare a guardare (e a pagarne le pesantissime conseguenze economiche) e deve intervenire immediatamente, pretendendo, tramite il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Danilo Toninelli la cessazione del contingentamento dei Tir alla frontiera con la Germania. A chiederlo sono i rappresentanti di Conftrasporto-Confcommercio che denunciano come la misura decisa dall’Austria abbia “come unico scopo, quello di penalizzare gli autotrasportatori italiani”. Continua a leggere
Trasportatori danneggiati dalla chiusura del viadotto, 300 euro di contributo per ogni mezzo
Trecento euro per ciascun veicolo adibito a trasporto cose. È quanto verrà riconosciuto come contributo straordinario dalla Regione Toscana alle imprese di autotrasporto che hanno subito danni economici dalla chiusura del viadotto del Puleto sulla E45. Continua a leggere
Un commissario con pieni poteri per sistemare e rendere sicuri strade e ponti? Salvini dice sì
Un commissario con pieni poteri ha permesso di realizzare l’Expo di Milano: perché non nominare una figura analoga per i cantieri stradali? Una domanda a cui il vicepremier Matteo Salvini ha già dato una risposta. Positiva. “Un commissario alle infrastrutture farebbe bene, non chiedetemi dei nomi, ma un responsabile aiuterebbe, visto che ci sono opere ferme da decenni, non so se a Milano l’Expo si sarebbe fatto se non ci fosse stato un commissario con pieni poteri”, ha affermato Matteo Salvini precisando che questa figura “non limiterebbe il ministro alle Infrastrutture e ai trasporti Danilo Toninelli. Continua a leggere
Italia invasa da merci sottocosto cinesi? Senza la Tav la Via della Seta sarà solo un pericolo
Una montagna di merci prodotte a basso prezzo in Cina potrebbe approdare in futuro nei porti italiani per poi raggiungere l’Europa, attraverso le “nuove vie della seta”. Una prospettiva che, se non dovessero mutare le condizioni attuale, rischia solo di danneggiare il mercato italiano. Il perché è presto detto: il Brennero ha deciso di limitare i passaggi dei mezzi pesanti; la linea verso la Francia per Ventimiglia è limitata dal ponte di Genova; il tunnel del Bianco paventa la chiusura per due anni e il Frejus attua il transito alternato per manutenzione. La conclusione è che se non riusciranno a raggiungere i mercati europei i prodotti “made in China” qui resteranno. Continua a leggere
Rixi: “Non ci svenderemo ai cinesi e non lasceremo che guidino la nostra economia”
“Bisogna accettare le sfide ma questo non significa affatto che vogliamo svenderci alla Cina, vogliamo che i cinesi rispettino le regole europee e italiane, credo che questo debba essere chiaro a tutti”. Lo ha detto il viceministro delle Infrastrutture e dei trasporti Edoardo Rixi, ospite a Napoli del convegno sulla logistica organizzato da Conftrasporto – Confcommercio. Continua a leggere
Economia italiana minacciata dalla Via della seta se non sapremo controllarne le conseguenze
“La Via della seta è una sfida che, se non controllata nel modo adeguato, rischia di essere un’azione commerciale che può portare dei danni notevoli all’economia nazionale”. A dirlo è Paolo Uggè, vice presidente di Conftrasporto, che intervenendo a Napoli al convegno sulla logistica organizzato da Confcommercio Conftrasporto ha spiegato che che i danni potrebbero essere diversi. Continua a leggere
Ncc, nuova protesta: “Il Governo ferma chi lavora per spalancare le strade all’assistenzialismo?”
Riparte la protesta degli Ncc, i noleggiatori di auto con conducente, pronti a tornare in piazza per dire no a un Governo “che vuole cancellare il mondo delle imprese e del lavoro sostituendolo con un sistema assistenzialista retto da un crescente ricorso al debito pubblico”, come hanno affermato, alla vigilia della protesta indetta per mercoledì 13 marzo, Francesco Artusa, fondatore dell’associazione Fai trasporto persone e Claudia Pavoletti, portavoce del comitato Air. Una manifestazione organizzata a Roma, Milano, Torino, Napoli e Firenze che partirà alle 10 dalle sedi delle Regioni e proseguirà alle 12 negli uffici postali dove gli autisti Ncc si metteranno in fila con il modello di richiesta di reddito di cittadinanza. Continua a leggere
La via della Seta preoccupa. Confcommercio e Conftrasporto scrivono a Conte e Toninelli
Prendete dei precedenti “non esattamente confortanti”; dei dati che indicano “una possibile crescita dei traffici per l’Italia destinata a non superare un modesto 2 per cento”; aggiungete le preoccupazioni per il “fatto che l’industria cinese è considerata non esente da rischi di contraffazione dei prodotti o conformità agli standard produttivi internazionali” ed ecco spiegato l’invito alla massima prudenza che i presidenti di Confcommercio e Conftrasporto, Carlo Sangalli e Fabrizio Palenzona, hanno inviato al Governo sul “caso via della Seta” . Continua a leggere
Napoli, il trasporto delle merci via mare è ripartito ma la burocrazia “affonda” i nostri porti
L’economia sta ripartendo come testimonia il progressivo aumento dei traffici nel Mediterraneo, con i porti della Campania che dopo aver superato con fatica le gravi criticità degli anni precedenti registrano aumenti vertiginosi. Ma per “cavalcare l’onda” della ripresa occorre realizzare nuove infrastrutture e “alleggerire” la macchina della burocrazia, vero e proprio macigno che da decenni trascina puntualmente a fondo i conti del Belpaese. “Un eccesso di burocrazia che non consente di ricevere risposte in tempi adeguati”, come ha denunciato Pasquale Legora De Feo, amministratore delegato di Conateco, terminal container del porto di Napoli, e vicepresidente di Confcommercio Campania con delega alla logistica Continua a leggere
Tav, tre sbagli in un colpo solo. “La non scelta costerà carissima a tutto il Paese”
Un triplo sbaglio, perché che sconnette l’Italia dai mercati europei, penalizza il sistema produttivo e determinerà penali e ulteriori contenziosi economici per la richiesta dei danni. I responsabili di Conftrasporto Confcomercio non hanno avuto il minimo dubbio nel commentare la “non scelta” sulla Tav, decisione che, prevedonoi responsabili delle associazioni, il Paese dovrà presto rimpiangere. Continua a leggere
No Tav no investitori stranieri. L’Ance: “Senza opera il Paese non sarà più credibile”
“Abbiamo lottato perché il Corridoio 5 non passasse in Svizzera, più a Nord. Se ora la Tav non si fa si mette a repentaglio anche l’immagine dello Stato. Chi vorrà mai più venire in Italia ad investire?”. A lanciare l’allarme, ipotizzando una fuga d’investitori da un Paese incapace di adeguarsi infrastrutturalmente, è il presidente dell’Ance costruttori, Gabriele Buia, secondo cui la Tav è un progetto che si deve realizzare assolutamente. Continua a leggere
Grandi opere? Chiamiamole col nome vero: opere necessarie. E perfino facili da realizzare se solo …
“Continuiamo a chiamarle grandi opere, ma dovremmo chiamarle col loro vero nome, opere necessarie”. La precisazione, fatta da Giovanni Mondini, presidente di Confindustria Genova in occasione del convegno ‘Sostenibilità del sistema infrastrutture’, organizzato dall’associazione degli Industriali a Palazzo San Giorgio, potrebbe apparire banale, ma non lo è affatto, Anzi, è di fondamentale importanza. Perchè con una semplicissima manciata di parole spiega al Governo che realizzare strade e ponti non è chissà quale straordinaria impresa realizzata da chissà quali strateghi della politica:è la norma, è il minimo che una classe politica possa fare se vuole tornare a essere credibile agli occhi del Paese. Continua a leggere
Il no al nucleare costa all’Italia 40 miliardi l’anno (lasciando i rischi). Il no alla Tav costerà di più
Il no alla Tav e, con essa a moderni ed efficienti collegamenti fra l’Italia e l’Europa, sarebbe peggio del no al nucleare che l’Italia pronunciò con un referendum, col risultato che oggi il nostro Paese paga salatissimo il conto di quella decisone (40 miliardi di euro l’anno costa l’acquisto di energia da Paesi che sono ai confini con il nostro) correndo per di più gli stessi rischi che secondo i propugnatori del no si sarebbero invece evitati bocciando tale fonte di energia. Ad affermarlo, nel suo appuntamento settimanale con gli associati on line sul sito di Conftrasporto, (cliccate qui per leggere il testo integrale) è il vicepresidente nazionale dell’associazione, Paolo Uggè, Continua a leggere